San Marino. acque rosse nell’Ausa, la polizia civile si era subito attivata

Torrente ausa inquinatoGiovedì scorso l’acqua del fiume Ausa si è tinta di rosso e da Rimini hanno subito puntato il dito contro San Marino, con tanto di interrogazione al sindaco Andrea Gnassi da parte del consigliere comunale della lista “Fare comune” Fabio Pazzaglia.

Ben prima però che la notizia rimbalzasse sui media, erano partiti i controlli immediati dal Servizio Prevenzione e della Polizia civile.

La segnalazione infatti è arrivata giovedì alla Polizia civile che insieme ai funzionari del Servizio Prevenzione ha dato il via ai controlli sulle acque del torrente. E sono il Responsabile del Servizio Renaldo Renzi e il funzionario Omar Raimondi a spiegare la procedura messa in atto: accanto al prelievo di un campione per identificare la sostanza, si è risalito il letto del fiume per individuare le condutture dalle quali eventualmente possa essere stato versato l’inquinante. Pressoché escluso, per questo episodio, che lo scarico provenga dalla zona industriale della ciarulla e risulta a questo punto difficile capire l’origine del refluo”.

Il Servizio Prevenzione assicura di svolgere controlli periodici mensili sulle acque dei tre corsi sammarinesi: Ausa, Marano, Torrente San Marino.

Intanto si attende nei prossimi giorni l’esito dei chiarimenti chiesti da Pazzaglia a Gnassi su “su quali iniziative adottino le autorità italiane per controllare la qualità delle acque fluviali provenienti da San Marino”.San Marino Oggi