Sta girando sul web una voce con la quale s’incolpa il Segretario degli interni di ostacolare un progetto pilota della Mercedes a livello mondiale per fornire delle auto delle auto elettriche al nostro stato. Questo non è vero, e neppure lontanamente vicino alla realtà dei fatti.
Da nostre ricerche, invece, possiamo dire che c’è stato e c’è tuttora l’interessamento, da parte del Segretario interni e degli ex Reggenti, di cercare di risparmiare sull’acquisto del parco auto statale mano a mano che questo diventa obsoleto. Sembrerebbe che anziché rivolgersi direttamente al concessionario di zona, l’amministrazione pubblica facendo valere la propria statualità, si sia rivolta direttamente alle case madri che producono autovetture.
Sempre secondo le nostre fonti sarebbero state interessate la Fiat, la Bmw – che proprio recentemente ha fornito un vasto parco mezzi alla Polizia di Stato italiana – e la Mercedes.
Proprio in questa ottica si sono intrecciati incontri sempre più frequenti tra i vertici di queste aziende ed il Segretario agli interni, volte a trovare un preventivo che possa soddisfare le esigenze di risparmio del nostro bilancio e la voglia di queste marche di poter appuntarsi sul petto la concessione delle proprie auto ad uno stato sovrano. Quindi per quest’ultime una pubblicità molto importante..
Le auto e furgoni sono sia elettriche, in parte minoritaria, che a combustione interna diesel. Non è escluso, però, che queste aziende – una volta stretto il rapporto professionale con San Marino – non possano investire, anche grazie agli incentivi della legge sullo sviluppo, sul nostro stato.
Un’ultima nota di colore. Qualora si scelga la Fiat come partner commerciale le auto dei Reggenti, quando sarà necessario sostituire le attuali Audi, potranno essere sostituite da delle Maserati che rientrano nell’orbita dell’offerta della casa di Torino.
Ancora una volta, grazie all’intraprendenza di questo Segretario di Stato, potremmo avere un corposo risparmio di risorse pubbliche ed un’ottima pubblicità per questo paese.
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