Il 15 agosto scorso – ma la notizia è trapelata solo ieri – si è spento Nicola Balestra, conosciuto e amato sul Titano come uno degli “angeli crocifissi” della Comunità Papa Giovanni XXIII, espressione coniata da don Oreste Benzi per descrivere chi, nonostante gravi difficoltà, illumina chi gli sta accanto. Aveva 44 anni ed era affetto da una grave cerebropatia e da autismo, condizioni che gli impedivano di parlare e camminare.
La sua vita cambiò a sei anni, quando fu affidato a Maria Grazia Isaia, allora ventunenne della Comunità, che divenne la sua mamma affidataria nel 1987. Insieme, nel 1990, si trasferirono in una Casa della Papa Giovanni a San Marino, dove Nicola visse vent’anni prima di tornare in Piemonte negli ultimi anni.
Maria Grazia Isaia racconta come Nicola abbia donato vita e speranza a chi lo circondava: grazie al suo esempio, molte persone hanno trovato la forza di affrontare difficoltà personali, tra cui Francesca, che ha ritrovato la volontà di vivere osservando la sua capacità di essere amato e apprezzato.
I funerali si terranno domani, martedì 19 agosto alle 15.30 nella Parrocchia di San Filippo e Giacomo a Verzuolo (CN).