San Marino. Adesso… contano i fatti! Altro che scuse o censure: dimissioni o licenziamento!

In principio ci fu l’incontro Renzi-Alfano con il ministro sammarinese entusiasta di sventolare ai quattro venti il nuovo corso con l’Italia. Neanche qualche ora, che uno dei bracci destri dello stesso ministro Alfano, l’on. Tancredi, bacchetta pesantemente il governo sammarinese su frontalieri e il caso Asset Banca. Qualche ora fa il nuovo incontro al Meeting fra i due ministri. Dicono che Alfano sia stato molto freddo. Quel che è certo è che l’agenda italo-sammarinese si può riassumere in questi termini: ci si incontra quando capita. Non per niente il prossimo – eventuale – faccia a faccia fra Renzi e Alfano è rinviato all’Onu. Si vedrà. Renzi insomma prosegue a condurre il Dicastero degli Affari Esteri nel solco dei suoi predecessori di Ap. Come si dice, a buon intenditor poche parole. Tanto che nonostante l’impegno dell’ambasciatore Rotondaro la vediamo dura che i rapporti con l’Italia possano decollare, perché contano i fatti. E i fatti dicono che in questi 8 mesi, sono solo stati creati problemi e non risolti. Le domande sorgono lecite: quante aziende hanno chiuso e quante hanno aperto da quando Adesso.sm è al governo? Quanti hanno trovato e quanti hanno perso il lavoro? Quanti sono i nuovi depositi? Quanti soldi sono arrivati sul Monte e quanti sono usciti? Le tasse sono aumentate o diminuite? Il governo di sinistra sta uccidendo la classe media sammarinese. Sta mettendo in ginocchio i professionisti. E’ questo il nuovo corso che vogliamo per San Marino? Che cosa ha prodotto la campagna stampa voluta da Adesso.sm e lautamente pagata? Quali sono gli articoli usciti fino ad oggi sulla stampa estera? Indagini giudiziarie, un Paese al collasso eccetera, eccetera. Certo, tutto dipende da quale fosse il fine. Se era quello del “terrorismo” per giustificare il ricorso al debito estero, ebbene quelli della maggioranza si meritano un bel 10 e lode. In caso contrario… Ma veniamo agli ultimi fatti di cronaca. Un bambino anche se piccolo sa che certi gesti non si fanno. L’educazione è una delle prime regole del vivere civile. Ma ad un bambino, si sa, si perdona tutto. Ed è simile a un bambino questo direttore di Banca Centrale di San Marino che fa il dito medio ai giornalisti. Un bimbo che però ha tutti i denti e che si è mangiato tanta parte della reputazione dell’Antica terra della libertà e purtroppo non soltanto quella. Il motivo? Questi signori erano stati presi per internazionalizzare il sistema e rilanciarlo! Al momento si registra la morte di Asset, banca sistemica e di primo piano nel panorama sammarinese. Su Cassa di risparmio c’è poco da aggiungere: non lamentiamoci poi se i sammarinesi portano i loro soldi nelle banche del circondario! Registriamo, sempre ieri, l’aggressione di un banchiere ultimamente molto vicino al Titano, ad una giornalista. Tutto quello che accade – è bene sottolinearlo – è frutto del costante svilimento della democrazia, in atto in questi mesi da parte di Adesso.sm. Ridicole per non dire di peggio suonano dunque le censure della maggioranza rispetto a questi comportamenti. Nella vita – lo ribadiamo – contano i fatti. E il fatto che tutti vogliamo è l’allontanamento da San Marino di sceriffi e dei loro sodali. Altrimenti quanto successo ieri assumerà l’ennesima beffa per il nostro Paese, per le sue Istituzioni, per suoi cittadini. Solo una parola vogliamo sentire uscire dalla bocca del governo: “licenziamento”. Un banco di prova questo anche per capire e chiarire qual è il ruolo di Civico 10 in questo governo e questa maggioranza. Perché è da Civico 10 che la gente si aspetta un sussulto di orgoglio e di difesa del sistema. Troppe volte però gli uomini di Zafferani, chiamati al dunque, hanno fatto come Ponzio Pilato, chinandosi supinamente di fronte ai diktat di Ap. E mentre sul Titano quel poco di benessere rimasto si sta dissolvendo, in Italia si brinda. Anche oggi sulla stampa oltre alle vicende del Meeting vengono snocciolati numeri e dichiarazioni da fare tremare i polsi. Numeri e affermazioni capaci di fare scappare eventuali investitori e attirare sulla carcassa del Monte Titano solo sciacalli.
Chiudiamo con un passaggio emblematico che vi invitiamo a leggere con attenzione, dell’artico di oggi di Stefano Elli su il Sole 24 Ore:
la partita più importante: quella sulla Cassa di risparmio di San Marino, appunto, e sul suo bilancio in fortissima perdita, tanto che la società di revisione incaricata di certificarlo la Ab&D (Audit business & development) si è rifiutata di esprimere un parere. Motivazione? «L’assenza di adeguati e sufficienti elementi probativi su cui basare il nostro giudizio nonché l’esistenza di molteplici e pervasive incertezze i cui effetti cumulati non sono, allo stato attuale, oggettivamente determinabili». Questo a fronte delle rassicurazioni del Segretario di Stato alle finanze Simone Celli che non ha nascosto intenzioni bellicose nei confronti degli ex amministratori della Cassa e ha dichiarato di essere pronto a mettere mano al portafoglio per ripianare il deficit di una banca controllata al 46,4712% dalla Camera e al 46,3147 dalla Fondazione. Alle incognite si aggiungono i quasi 2 miliardi di non performing loans del sistema, in larga parte ereditati dalla brutta avventura del gruppo Delta. E il dibattito di ieri al Meeting ciellino di Rimini che ha visto la presenza di Francesco Confuorti, patron di Advantage Financial, da alcuni mesi ospite fisso a San Marino, affiancato dal presidente della Banca Centrale di San Marino, l’egiziano Wafik Grais, e da esponenti del Fondo monetario internazionale, è già un’indicazione su quale sia la loro destinazione possibile”.

 

Lo Sciacqualingua