Adesso.sm boccia la proposta di un Consiglio straordinario e mette alle strette il segretario per le Finanze sulla questione Bcsm-Aqr. “Adempia al suo ruolo- mandano infatti a dire i portavoce di Ssd, C10 e Rf- e informi i gruppi consiliari sulle questioni legate a Banca centrale e al sistema finanziario”.
Da Valdragone, in un incontro con i cronisti, Fabio Toccacieli e Marco Podeschi per Rf, Marina Lazzarini per Ssd, infine Andrea Zafferani di C10, lanciano l”allarme per i rischi che, alla luce della verifica Aqr, pesano sul bilancio di Stato e incalzano Gian Carlo Capicchioni, titolare delle Finanze, a dare informazioni alle forze politiche sul sistema bancario. Nel mirino sono due delibere licenziate dall’esecutivo nei mesi scorsi.
La più recente risale al 14 settembre scorso. Da questo documento, spiega Podeschi, emerge che l”esecutivo ha adottato una risoluzione con una strategia di intervento per rafforzare il sistema, inviata poi a Banca centrale. Mentre la delibera di giugno incarica un gruppo di lavoro ad elaborare una relazione su Cassa di risparmio entro agosto. “Non abbiamo visto nè la risoluzione, nè la relazione su Crrsm”, lamenta Podeschi. A ciò si aggiunge il silenzio sull’ultima visita dell’Fmi. Di fronte a questo, è però “un pò stravagante” la proposta di Rete-Md per un Consiglio straordinario in fase di crisi di governo, osserva Podeschi. “Il Consiglio- motiva- è infatti sciolto e delegittimato, ma anche noi siamo preoccupati” In ballo, ricorda, ci sono 650 posti di lavoro e un settore economico con impatto diretto sul Bilancio di Stato, uno strano silenzio e prese di posizioni pesanti su Bcsm.
Di qui la richiesta rivolta al segretario di Stato di convocare un tavolo con tutte le forze politiche per dare risposte sulle questioni legate a Banca centrale, al sistema finanziario e quindi ai riflessi sul bilancio.
“Gli Npl- spiega poi Zafferani- se non adeguatamente affrontati, nella prossima legislatura rischiano di causare problemi gravi sul bilancio”. Su questo, “chiediamo che il governo di fare la sua parte e informarci su quello che sa”. Anche perchè “bisogna evitare- prosegue- di dare spazio a possibili strumentalizzazioni su vigilanza ed equilibrio del sistema finanziario”.
Pollice verso infine anche alla proposta di Rete-Mdsi di un Aqr allargato a nomine politiche. “Ci sembra un ritorno al passato che si inserisce nel contesto di poca informazione- puntualizza il civico- una proposta non accettabile”.
Prima infatti, “si fa vigilanza come si deve con criteri professionali e tecnici- conclude- poi, se emerge qualcosa, si vanno a verificare responsabilita” politiche”. (Cri/Dire)