SAN MARINO. ADESSO.SM: COSA VUOLE NASCONDERE L’OPPOSIZIONE?

L’ipotesi di un colpo di Stato e’ “improbabile e ridicola”: i consiglieri di maggioranza da Palazzo Pubblico smentiscono i colleghi dell’opposizione e li richiamano a maggiore responsabilità. Ma soprattutto convocano la stampa per spiegare quale sia il ‘pomo della discordia’ sul tavolo della Commissione Affari di Giustizia. E lo mostrano: un plico di carta consegnato ai commissari lo scorso 30 ottobre dal magistrato dirigente, Valeria Pierfelici, come documento integrativo alla Relazione sulla giustizia del 2016. “Tutti i membri unanimanente- spiega Roberto Giorgetti, capogruppo di Rf- hanno riscontrato in quel documento integrativo una serie di affermazioni e di dati gravi relativi a situazioni che potevano far prefigurare conflitti tra politica e magistratura, ma anche tra magistratura e magistatura”.

Mercoledi’ scorso, prosegue Giorgetti, lo stesso magistrato dirigente e’ stato convocato nuovamente in Commissione Giustizia per approfondire i contenuti del testo integrativo, ma non solo, “ha fornito altri elementi di preoccupazione attinenti ad altri conflitti che sembravano coinvolgere la politica da una parte e la magistratura dall’altra, ma anche magistratura con la magistratura”. Espressa la volontà di riaggiornare i lavori il giorno successivo, per decidere sulla trasmissione della documentazione al Consiglio giudiziario plenario, sono seguite le dimissioni di commissari di minoranza Roberto Ciavatta e del presidente Massimo Andrea Ugolini, lasciando in stallo l’intera commissione. Solo la nuova convocazione, resa possibile con il Consiglio grande e generale straordinario, ha permesso di nominare un nuovo presidente e di far tornare la commissione operativa e renderle possibile la trasmissione di quel “report” al Consiglio giudiziario.

Eva Guidi, segretario di Ssd, ribadisce come in Commissione il magistrato dirigente abbia portato alla luce “fatti gravissimi contro e all’interno del tribunale”. Il documento consegnato ai magistrati riporta “pressioni e intimidazioni- prosegue- che noi vogliamo portare davanti all’organo garante dell’ordine giudiziario, che non e’ il Consiglio Grande e generale, ma il Consiglio giudiziario plenario”. Solo questo organismo, motiva, rappresenta tutta la magistratura. “La questione e’ tutta qui- sintetizza- la minoranza non vuole che questa documentazione che parla di pressioni e ingerenze sia portata in Consiglio giudiziario plenario e vuole impedirlo”. Di qui non resta che chiedersi il perche’: “Cosa vuole nascondere?”, chiede Guidi.

Infine Mimma Zavoli, C10, torna sulle dichiarazioni dell’opposizione: “Colpa di questa maggiroanza e’ voler mettere la parola trasparenza su tutti i suoi atti”. Non hanno quindi nessun riscontro “le farneticanti parole contenute in questo comunicato di 25 consilieri di opposizioni”. Al contrario, la maggioranza esprime ” vicinanza, solidarieta’ e supporto alla magistratura e al tribunale”. Infine Giorgetti ricorda l’ultima iniziativa messa in atto dall’opposizione per impedire che “la cartella” arrivi nel consiglio giudiziario e’ il ricorso fatto al Collegio Garante per conflitto di potere. Mercoledi’ e’ prevista una sua riunione: “Ci atterremo scrupolosamente- assicura il capogruppo- a quanto sara’ deciso da quell’organismo”. Cri/Dire.it