San Marino. Adesso.sm in difficoltà non vuole più parlare di banche. Lazzarini: “Parliamo di lavoro”

Conferenza stampa di Adesso.sm che alle pesantissime accuse piovute addosso dalle opposizione e rispetto alle indagini in Tribunale, replica: “In Comma Comunicazioni si è aperto l’ennesimo processo al Governo”. Argomentazioni non proprio granitiche per chi viene additato come al centro di fatti di una gravità estrema. Fatto sta che Roberto Giorgetti definisce “squallida operazione politica” quella delle opposizioni, anche perché monopolizzando nuovamente l’attenzione sul sistema finanziario, si rallentano i lavori. “La gente è stufa– le fa eco Marina Lazzarini – vuole sentire parlare di lavoro, di rilancio del sistema produttivo”. La linea insomma appare chiara: cercare di parlare d’altro. Cosa piuttosto difficile visto che lavoro, rilancio del sistema, occupazione, aziende, appeal del Paese, passano inevitabilmente dal sistema finanziario finito peraltro ora nuovamente al centro di inchieste di giornali italiani oltre che della magistratura. Non parlarne difficilmente risolverà il problema. Detto che Adesso.sm è ormai al governo da mesi ed in effetti ci si attende che cominci a risolvere i problemi e a fare qualche cosa di concreto e di buono, magari proprio in ambito di lavoro e occupazione. Giorgetti inoltre si riscopre garantista quando fa notare come rispetto alle ultime vicende, come l’operazione titoli acquistati da Banca Centrale, la maggioranza vuole sia fatta chiarezza. “Spetta al tribunale, ma in Aula – ricorda Roberto Giorgetti – c’è chi sembra avere già la sentenza in tasca”. Un atteggiamento che non fa una piega: peccato che per tutti gli altri tranne che per se stessi Adesso.sm utilizzi toni e atteggiamenti giustizialisti. “ Non ci sono solo le banche – tuona ancora la Lazzarini. Vogliamo andare avanti”. Eppure se non si risolve e non si chiarisce la situazione, andare avanti sarà molta dura. Anche perché le iniziative giudiziare all’interno del sistema finanziario sono destinate a moltiplicarsi. Senza contare la sbandierata trasparenza e la volontà di istituire una commissione d’inchiesta sul sistema bancario, bocciata proprio dalla maggioranza. Dove sono finite entrambe?