ETA’ media 45 anni, new entry al governo del Paese ma con almeno una legislatura alle spalle da consigliere, uomo: questo l’identikit dei membri del nuovo Congresso di Stato di San Marino. Da Cailungo, Adesso.sm presenta la sua squadra di governo: i nomi sono quelli anticipati nei giorni scorsi in via ufficiosa.
Nicola Renzi, 37 anni, di Repubblica Futura, è il neo segretario di Stato agli Esteri, Politici e Giustizia; Guerrino Zanotti, di Ssd, 54 anni, il nuovo segretario di Stato agli Interni, Funzione Pubblica, Rapporti con le Giunte di Castello, Semplificazione normativa, Affari istituzionali e delega alla Pace;
segretario di Stato alle Finanze e Bilancio, Poste, Trasporti e Programmazione economica è invece Simone Celli, 34 anni di Ssd.
E ancora: ad Andrea Zafferani, 34 anni, Civico 10, va la segreteria di Stato all’Industria, Artigianato e commercio, Lavoro, Cooperazione e le Telecomunicazioni;
Augusto Michelotti, 66 anni, Ssd, è il nuovo segretario di Stato al Territorio e Ambiente, Agricoltura, Turismo, Protezione civile, rapporti con l’Aaspl e politiche giovanili;
Franco Santi, 49 anni, C10, si prende carico della segreteria di Stato alla Sanità e la Sicurezza sociale, Pari opportunità, Previdenza e Affari sociali;
infine Marco Podeschi, 47 anni, Rf, è il neo segretario di Stato all’Istruzione, Cultura e Università, Ricerca, Informazione, Sport, Innovazione tecnologica e Rapporti con l’Aass.
Nel presentare la nuova squadra di governo, Nicola Selva, Rf, sottolinea: «Appena avuto il mandato, in 48 ore – spiega – in modo molto veloce, abbiamo formato la squadra di governo e attribuito le deleghe, nominando sette segretari di Stato che non hanno mai avuto ruolo di governo, per dare il segnale di governare in modo compatto e coeso». La prima sfida su cui Adesso.sm dovrà misurarsi è quella di evitare l’esercizio provvisorio. Simone Celli, segretario di Stato alle Finanze in pectore, annuncia le prime mosse.
Nel presentare la nuova squadra di governo, Nicola Selva, Rf, sottolinea: «Appena avuto il mandato, in 48 ore – spiega – in modo molto veloce, abbiamo formato la squadra di governo e attribuito le deleghe, nominando sette segretari di Stato che non hanno mai avuto ruolo di governo, per dare il segnale di governare in modo compatto e coeso». La prima sfida su cui Adesso.sm dovrà misurarsi è quella di evitare l’esercizio provvisorio. Simone Celli, segretario di Stato alle Finanze in pectore, annuncia le prime mosse.
Sul capo di Adesso.sm pende infatti la spada di Damocle dell’approvazione della legge di Bilancio entro l’anno, pena appunto l’esercizio provvisorio, provvedimento fortemente vincolante per il neonato governo e per la gestione delle spese.
«Sarebbe un problema per il funzionamento della macchina pubblica – spiega Celli – avrebbe inevitabilmente conseguenze negative e non sarebbe a costo zero». A imporre tempi così stretti nel passaggio di consegne non è stata la coalizione vincente, puntualizza. Dei rischi di un esercizio provvisorio «devono essere consapevoli gli altri gruppi consiliari di opposizione – dice – con cui ci attiveremo per un confronto politico se è possibile già venerdì, in cui individuare una soluzione praticabile che lo scongiuri».
«Sarebbe un problema per il funzionamento della macchina pubblica – spiega Celli – avrebbe inevitabilmente conseguenze negative e non sarebbe a costo zero». A imporre tempi così stretti nel passaggio di consegne non è stata la coalizione vincente, puntualizza. Dei rischi di un esercizio provvisorio «devono essere consapevoli gli altri gruppi consiliari di opposizione – dice – con cui ci attiveremo per un confronto politico se è possibile già venerdì, in cui individuare una soluzione praticabile che lo scongiuri».
Celli invita quindi l’intera classe politica a dare «una dimostrazione di grande responsabilità». Da una parte «noi ci facciamo carico della responsabilità di essere nuova maggioranza e governo», prosegue. Dall’altra «non dipende solo da noi – aggiunge – anche da chi oggi è minoranza». Il Resto del Carlino