E’ appena rientrata dalla trasferta in Liechtenstein dove ha partecipato ai Campionati Europei F3A (acrobazia di precisione) la squadra della Federazione Aeronautica Sammarinese composta dai
piloti Sebastiano Silvestri e Massimo Selva e dal collaboratore tecnico e prossimo giudice
internazionale Danilo Salinetti. La trasferta è stata dal punto di vista sportivo la più pesante
dell’ultimo decennio per i nostri piloti, infatti nonostante le prestazioni degli atleti siano state più
che positive, esibizione dopo esibizione i punteggi non miglioravano e questo ostacolava due precisi
obiettivi; per Silvestri il podio dopo il 5° posto ai mondiali del 2013 e per Selva la disputa della
semifinale. I campionati Europei come i mondiali, sono competizioni alle quali hanno diritto i
migliori tre piloti di ogni nazione ed è una gara che dura una decina di giorni, ma partire fra i primi
posti nella competizione per poi concludere al 9° posto per Silvestri ed al 31° posto (per soli 15
millesimi fuori dalla semifinale) è un amaro boccone da ingoiare per i nostri atleti che hanno trovato
da subito una giuria molto ostile dalla disputa della seconda manche in poi, si perché dopo la prima
Silvestri era 2° e Selva 20°. Per la cronaca erano una settantina i piloti, in rappresentanza di 25
nazioni La preparazione dei sammarinesi era ottima, Silvestri è riuscito addirittura a portare in gara
il suo nuovo prototipo di aereo lavorandoci giorno e notte i giorni antecedenti alla partenza, mentre
Selva non è riuscito a finire in tempo il suo, preferendo l’utilizzo del suo attuale aeromodello.
E’ stato uno dei campionati più duri degli ultimi tempi per i motivi sopracitati, ma anche il
potenziale degli avversari è stato davvero alto, tutti molto preparati ed allenati; tutto questo ha
indotto i nostri piloti a ritmi stressanti, infatti se si gareggiava la mattina il pomeriggio lo si
dedicava agli allenamenti presso i campi di prova che li costringevano a fare tutti i giorni svariati
km. di strada per raggiungerli. Ma tenersi in allenamento in gergo “caldi” è determinante per
affrontare le esibizioni in gara.
L’amarezza è tanta per i piloti del Titano che ci raccontano il loro inizio gara al top, poi una volta
iniziata la gara, qualcosa di inspiegabile accadeva, ovvero i punteggi non si alzavano più per i
nostri, mentre per gli avversari di lingua tedesca l’escalation era evidente e ben circoscritta.
Sicuramente se avessimo avuto più tempo per allenarci qualcosina in meglio lo avremmo fatto, ma
errori evidenti nelle esecuzioni dei programmi non li abbiamo commessi, quindi qualche punto in
più lo avremmo meritato. Purtroppo a questi livelli le differenze sono davvero poco percettibili, ma
la giuria composta di dieci giudici di altrettante nazioni dovrebbero a nostro avviso mostrare più
imparzialità. Dal prossimo anno avremo anche noi il nostro giudice di San Marino, speriamo di
essere più rispettati.
Silvestri dichiara che l’aereo nuovo è molto più performante del precedente ma in talune situazioni
di criticità meteo, ovvero turbolenze inattese con apparente calma di vento, un baricentro sbagliato
ne pregiudica le doti di volo, rendendolo un poco instabile. Nei prossimi giorni effettuerà nuovi test
che serviranno a Selva per portarlo in gara alle prossime due prove di coppa del mondo in Austria
ed in Sud Tirolo. Comunque il potenziale c’è ed è solo da gestirlo in maniera più proficua, il team è
sempre più forte e può contare dell’esperienza di validi piloti e preparatori, confidiamo nei prossimi
appuntamenti per effettuare ulteriori passi avanti.
Vince il pilota locale Stefan Kaiser, medaglia d’argento il francese Christophe Paysant Le Roux,
e medaglia di bronzo và al giovane austriaco Gernot Brukmann.
