Nella giornata di venerdì la giornalista, ex presidente della camera dei deputati ed attuale presidente di Only Italia Irene Pivetti è arrivata a San Marino per valutare attentamente le potenzialità della nostra piazza commerciale, al fine di analizzare e ricercare i giusti interlocutori con i quali rapportarsi nell’eventualità di aprire qui sul Titano una sede della piattaforma commerciale di cui è attualmente presidente.
Only Italia è una rete di imprese che ha come finalità la promozione e la distribuzione di prodotti made in Italy in Cina attraverso azioni di commercializzazione, marketing, comunicazione e formazione.
Già l’anno scorso c’erano stati dei contatti con il colosso internazionale WTC, il quale come noto ha una sede qui a San Marino, e resta tuttora, nelle parole della stessa Pivetti, uno degli interlocutori principali con i quali Only Italia si rapporterà qui sul Titano.
Al fine di avere maggiori informazioni relativamente a questi progetti ed a conoscere il punto di vista sull’attuale panorama sammarinese da parte di un personaggio di primo piano del mondo della politica e dell’economia italiana, abbiamo voluto intervistare Irene Pivetti, la quale ci ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito ad alcuni temi sensibili quali l’uscita del nostro Stato dalla black list e la momentanea chiusura dell’aeroporto Federico Fellini di Rimini.
Signora Pivetti, alla luce della sua odierna visita a San Marino, possiamo pensare che presto qualche impresa locale entrerà nel circuito di Only Italia?
“La nostra rete di imprese punta sempre alla crescita, abbiamo già aperto un paio di sedi in Europa. Per caratteristiche e relazioni internazionali San Marino ha già in essere importanti contatti con la Cina, il cui mercato è in continua espansione, e noi stiamo valutando alcune realtà con ottime potenzialità. Il WTC ad esempio è uno degli interlocutori possibili, ma non l’unico in campo”.
A proposito di Cina, Only Italia è da sempre stata orientata a promuovere e distribuire i prodotti italiani sul mercato cinese. Quali sono le potenzialità di questo mercato?
“In Cina ci sono grandi possibilità di espansione, soprattutto per i prodotti italiani, ma non bisogna pensare di operare tramite speculazioni e bassi costi. Il mercato cinese è complesso ed evoluto, e per entrare in profondità nei meccanismi del paese servono diverse cose: tempo, denaro e soprattutto serietà e competenza”.
Tornando alla realtà sammarinese, come vede l’uscita del nostro Stato dalla black list? Secondo lei potremo avere più appeal a livello internazionale?
“Sicuramente si. Dal mio punto di vista l’entrata di San Marino nella white list è la grande opportunità di rilanciare sul territorio sammarinese un business completamente onesto. Questo è un passaggio fondamentale per la vostra Repubblica, il quale porta con se delle forti potenzialità di sviluppo economico nel medio periodo. Bisogna poi sottolineare come San Marino sia in una posizione fortunata e fortemente strategica all’interno del territorio italiano. L’Emilia-Romagna infatti è da sempre un motore dell’economia nazionale, e operare all’interno di questa specifica area geografica può essere per voi un forte volano di espansione e crescita. Se poi si sbloccasse la problematica situazione legata all’aeroporto Fellini di Rimini questo percorso probabilmente verrebbe notevolmente agevolato”.
Riguardo a quest’ultimo delicato argomento, quali sono secondo lei le prospettive nel breve periodo?
“Credo che quello dell’aeroporto di Rimini sia un nodo da risolvere fondamentale per l’economia di tutta la riviera romagnola e unitamente anche della Repubblica di San Marino. L’indotto creato dall’arrivo diretto sulla costa dei turisti è un elemento chiave dell’economia locale. Relativamente a questo stallo quello che posso fare è stimolare le figure competenti a prendere delle decisioni in merito, e riguardo a ciò mi sono già attivata personalmente”.
Infine volevamo farle una domanda relativa all’attuale crisi economica che da qualche anno colpisce anche San Marino. Secondo lei quali sono le prospettive del nostro paese?
“Penso che sia necessario pensare sempre positivamente. La crisi non è sempre e solo un fattore negativo, alle volte proprio dentro a situazioni complessive problematiche si manifestano concrete opportunità di rilancio economico. Credo che San Marino nello specifico abbia la possibilità di operare bene in diversi settori economici quali il commercio internazionale, il comparto turistico ed infine anche nel settore manifatturiero
Lorenzo Ercolani, La Tribuna