Per lunedì prossimo, 17 marzo, è convocata in Camera di commercio l’assemblea per fare il punto sulle azioni concrete per consentire all’aeroporto “Federico Fellini” di ottenere la proroga all’esercizio provvisorio, che attualmente scade a fine giugno. E’ una corsa contro il tempo per mettere insieme la somma necessaria a garantire l’operatività dello scalo nei prossimi mesi, così da convincere il tribunale di Rimini a concedere la proroga. Servono tra 1,2 e 1,5 milioni di euro. La prefettura, che coordina l’iniziativa, continua a crederci. Lunedì si è svolto un nuovo incontro del tavolo tecnico e secondo quanto trapela c’è un discreto ottimismo sulle possibilità di arrivare a mettere insieme la cifra che serve. Ciò, nonostante le perplessità che serpeggiano in alcuni ambienti, ad esempio tra le associazioni di categoria che in queste settimane hanno tenuto fede al proprio impegno a sensibilizzare i propri associati a partecipare alla “colletta”, ma con risultati non sempre positivi. In diversi casi i tentativi di chiamare a raccolta i propri associati sono andati a vuoto e del resto, in un momento di crisi come questo, sono pochi coloro che si trovano nelle condizioni di fare la propria parte. Qualcuno tra l’altro ha storto il naso di fronte ai listini prezzi riguardanti l’affitto degli spazi pubblicitari all’interno dell’aeroporto – una delle gambe su cui poggia l’iniziativa di raccolta fondi -, giudicati troppo alti. Si parla di alcune migliaia di euro per una “vetrina”. E un po’ questo, un po’ l’incertezza generale sulla situazione dell’aero – porto (si è ancora in attesa di conoscere il verdetto della Corte d’appello di Bologna sul ricorso alla sentenza di fallimento presentato da Aeradria e dai creditori) hanno fatto tentennare i più. Ma le adesioni non sono comunque mancate. Diversi locali (attraverso l’input di Confcommercio e Silb) si sono detti disposti a partecipare alla colletta (Coconuts, Cocoricò, Altro Mondo, Rose&Crown, i locali del Marano, il Carnaby), poi c’è la proprietà della Ruota. E il Gros. In questi giorni si sono poi mobilitati i commercianti del centro storico di Rimini. Ieri una rappresentanza si è riunita in Camera di commercio dove il direttore Maurizio Temeroli ha fatto il quadro della situazione e delle iniziative che si possono mettere in campo. E’ rispuntata l’idea di una cena di gala (un precedente incontro era stato disertato da Cna, Confesercenti, Confartigianato e Aia Rimini), un evento da fare in Fiera o al Palas, per raccogliere contributi da tutto il mondo dell’imprenditoria riminese. Un modo per ottenere una partecipazione diffusa, anche con poco. Nel frattempo si è ancora in attesa del bando Enac per i nuovi gestori. Ma al momento è considerato già un buon risultato arrivare a centrare l’obiettivo della colletta. Con l’ok alla proroga all’esercizio provvisorio sarebbe spianata anche la strada per chiudere i nuovi contratti con le compagnie aeree. Ma è appunto una corsa contro il tempo. La prossima settimana dovrebbe essere decisiva proprio su questo versante.
NQRimini