Adesso come si dice, ha da passà a’ nuttata. E tutto ciò che riguarda la Cina sembra fare – per certi versi illogicamente – paura. Ma con quel grande Paese sia l’Italia che San Marino hanno relazioni che sul piano commerciale – e non soltanto su quello – vanno avanti da tempo immemore. Così ieri Leonardo Corbucci, l’ad di Airiminum, la società che gestisce l’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino, ‘Federico Fellini’, ha rilasciato importanti dichiarazioni al Sole24Ore. “Per quanto riguarda la Cina – si legge in un articolo a firma Enrico Netti – i tempi saranno un po’ più lunghi (parliamo della fine del 2022, ndr) ma riteniamo che entro un paio di anni, anche grazie alle relazioni della regione Emilia-Romagna e della Repubblica di San Marino, potrebbe atterrare il primo volo dalla Cina». In questo quadro è stato siglato a Pechino a metà gennaio un accordo aeronautico bilaterale tra Italia e Repubblica popolare per rafforzare le relazioni e le connessioni aeree.
Tempi un po’ più rapidi sono previsti per i voli che partiranno dall’Iran che potrebbero arrivare allo scalo «Federico Fellini» entro la fine dell’anno. Il Federico Fellini avrà poi rotte verso Vienna. «Stiamo lavorando per Bruxelles, Katowice e Rostov sul Don – ha proseguito Corbucci sulle pagine del Sole24Ore -. C’è inoltre il volo giornaliero per Mosca operato da Pobeda, la low cost di Aeroflot». E non è escluso che altre compagnie scelgano il Fellini”.
