SAN MARINO. Affidi internazionali, cannabis ad uso terapeutico, sostegno alle ragazze madri: le posizioni del PDCS

Numerose e importanti sono state le tematiche affrontate nel corso dell’ultima seduta del Consiglio
Grande e Generale, che ha visto i consiglieri del Pdcs e le Segreterie di Stato farsi promotori di
varie istanze cruciali anche in un’ottica di ripartenza del Paese.
Tra i vari punti presi in esame c’è quello legato all’approvazione all’unanimità del progetto di legge
sottoscritto da tutte le forze politiche che regolamenta l’accoglienza dei minori stranieri non
accompagnati. Anche il Pdcs ha lavorato, grazie ad uno sforzo congiunto, alla definizione di alcuni
aspetti del regolamento, che permette alla nostra Repubblica di offrire finalmente una risposta
concreta ad una vera e propria emergenza umanitaria. Il progetto di legge si pone come obiettivo
quello di accogliere nel territorio della Repubblica, attraverso un’apposita normativa, bambini e
adolescenti stranieri che, a seguito di gravi crisi militari, politiche, economiche e migratorie, hanno
perso tutto e sono stati costretti a lasciare il loro paese di origine. Molto spesso i minori si ritrovano
in campi profughi o strutture più simili a vere e proprie prigioni, lontani dalla loro terra natale, col
rischio di divenire vittime di abusi, maltrattamenti, violenze e discriminazione. Anche le
organizzazioni non governative hanno più volte richiamato l’attenzione dei governi sul fenomeno,
chiedendo interventi decisi e una chiara assunzione di responsabilità. San Marino, con la decisione
di sposare il Pdl, ha assunto un impegno preciso, dal forte valore morale, per offrire a questi ragazzi
e ragazze un futuro dignitoso, un percorso di inserimento funzionale, supporto materiale,
psicologico ed etico in linea con gli altri principi e i valori di solidarietà e democrazia della
Repubblica.
Spazio anche al dibattito sul Progetto di legge in prima lettura “Disciplina della coltivazione,
trasformazione, commercio e utilizzo di prodotti a base di cannabis destinati esclusivamente
ad uso medicinale o terapeutico”. Sul tema, il Pdcs ha espresso la propria apertura ad una
normativa capace di regolamentare la cannabis ad uso esclusivamente terapeutico anche in funzione
di un rilancio economico del Paese, in un clima di stretta sinergia e collaborazione con l’Italia,
ribadendo la propria contrarietà a qualsiasi altro utilizzo e sottolineando il proprio impegno a
vigilare per prevenire un uso distorto e non in linea con quella che è la legge. Fondamentale
l'individuazione di un organismo di controllo, che in collaborazione con i corpi di Polizia svolgerà
accertamenti rigorosi presso gli enti o imprese autorizzati alla coltivazione, trasformazione o
commercializzazione di cannabis o medicinali derivati, onde accertare l’osservanza delle condizioni
imposte. Il progetto di legge permetterà a San Marino di cogliere una preziosa opportunità a livello
economico, supportata dalla presenza di importanti case farmaceutiche potenzialmente interessate
ad investire nel settore e da una situazione di domanda-offerta in cui la prima supera la seconda. Un
percorso che dovrà essere portato avanti in un clima di fattiva collaborazione con la vicina Italia,
con la quale dovranno essere raggiunti i necessari accordi allo scopo di evitare conflittualità a
livello normativo, attraverso un’interlocuzione costante con il Ministero della Salute e con le altre
realtà istituzionali coinvolte. Il Pdcs invita tuttavia a non sottovalutare il pericolo rappresentato da
possibili deviazioni nell’utilizzo e nella produzione della cannabis ad uso terapeutico, con una serie
di implicazioni che coinvolgono anche la sfera della salute dei cittadini: occorre dunque ribadire
ancora una volta la centralità di un meccanismo di vigilanza e controllo rigoroso.

Semaforo verde, infine, anche per il Pdl presentato dal gruppo consigliare del Pdcs “Forme di
sostegno nei confronti delle donne sole in stato di gravidanza e dei nuclei famigliari
monogenitoriali in situazioni socio-economiche di particolare gravità”.
Questo progetto di legge prevede aiuti concreti a sostegno delle donne in stato di gravidanza e
divenute madri in una situazione di grande criticità, prive di un punto di riferimento al proprio
fianco e senza l’aiuto della famiglia. Nel tessuto sociale del nostro Paese -per fortuna- non sono
molti i casi che sono stati riscontrati, ma in qualità di legislatori dobbiamo prevedere e contrastare
anche questa forma di disagio, attraverso una normativa chiara e definita. Tale strumento sarà   un
ausilio aggiuntivo,  a disposizione dei   servizi socio-sanitari  che ad oggi si occupano di fasce
deboli  e per tutti coloro che operano nei settori specifici, i quali potranno fornire alle donne l’aiuto
più opportuno per sostenere la genitorialità. È dovere delle Istituzioni sostenere la madre e la
famiglia garantendo a tutti i medesimi diritti, in particolar modo a chi ha avuto il coraggio di portare
avanti una gravidanza difficile, in solitudine e poi crescendo un figlio  senza il sostegno dell’altro
genitore.

 

PDCS