”Condivido con rammarico un pensiero. L’appartamento in cui vivevo fino a Marzo 2024 – modesto ed arredato con mobilio Ikea – nel corso di 13 mesi ha subìto un aumento del canone di affitto mensile dell’81,8 %, passando da 550 euro a 1000 euro/mese.
Siamo a Serravalle paese, senza parcheggio assicurato, per 40 mq circa di bilocale con bagno cieco.
Quali sarebbero gli effetti della nuova normativa?
A mio avviso si sta oltrepassando il limite: di buon senso e tracotanza, sicuramente, da parte dei proprietari degli immobili e di tollerabilità da parte delle istituzioni.
Conti alla mano, innegabilmente un giovane con uno stipendio nella media, senza sostegno economico da parte della famiglia, ha serie difficoltà a rendersi indipendente, specialmente se in concomitanza deve sostenere altre spese (auto, assicurazione ecc. ) . Una famiglia con figli a carico, invece, deve purtroppo ripiegare, a causa degli ingiustificati aumenti dei prezzi degli immobili, su scelte di basso livello con metrature spesso insufficienti per la numerosità del nucleo famigliare.
Con tutto il rispetto: saremo nella più antica Repubblica del mondo ma – fino a prova contraria- siamo a San Marino!
E non è colpa delle agenzie immobiliari. Questo vorrei sottolinearlo, perché si leggono spesso insulti rivolti verso intermediari che cercano di esaudire i desiderata degli effettivi proprietari, in un contesto che è ormai diventato una giungla.
E non accetto critiche pretestuose da parte di proprietari degli immobili – come già capitato – che giustificano gli aumenti con spese da sostenere perché fino a prova contraria gli oneri a carico dei LOCATORI non sono aumentati dell’80 %, ma hanno se mai subìto un aumento minimo e comunque non di significanza tale da giustificare incrementi immotivati di canone sia da un punto di vista etico sia da un punto di vista tecnico.
Oltre l’aspetto etico di un proprietario che esegue premeditatamente una scelta, anche legittima da un punto di vista giuridico, la responsabilità è esclusivamente della politica, la cui immobilità o le cui scelte sbagliate al limite della scelleratezza hanno prodotto un contesto , quello immobiliare , in cui chi possiede immobili da affittare si sente legittimato a fare il buono e il cattivo tempo, a scapito di chi soprattutto ha meno risorse.”
(Un amico di GiornaleSM su Facebook)