I pensionati che vengono sorpresi a lavorare all’infuori dell’attivita? di familiare rischiano una sospensione del vitalizio per un anno.
A ricordarlo e? la direzione generale dell’Iss in una nota in cui rammenta “che le disposizioni legislative vigenti, in materia previdenziale, stabiliscono che la titolarita? di una pensione, ad esclusione delle pensioni privilegiate, e? incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attivita? lavorativa soggetta ad obbligo assicurativo”.
In particolare l’art. 51 della Legge 21.12.2012 n. 150 stabilisce quanto segue: “A parziale modifica del comma 1 dell’articolo 25 della Legge n. 158/2011 in caso di accertamento dello svolgimento di una attivita? lavorativa da parte del pensionato senza aver ottenuto l’autorizzazione di cui al precedente primo comma, il periodo di sospensione della pensione sara? pari ad un anno, mentre i periodi di sospensione di cui ai commi 2 e 3 dello stesso articolo 25 saranno di due anni”.
Sono esclusi dall’applicazione di questi provvedimenti i casi previsti dall’art. 7 del Decreto Delegato 05 maggio 2015 n. 62, riferiti ai pensionati che prestano la propria opera di supporto occasionale nell’ambito di attivita? familiari, i “purche? in regola con gli adempimenti dallo stesso previsti”.
“Qualora dalle verifiche in corso – ammonisce l’Iss – emergano situazioni irregolari, l’Istituto per la Sicurezza Sociale procedera?, a norma di Legge, con la sospensione della pensione per il periodo previsto”.
La Tribuna