San Marino. “Al lavoro con Ps, Su e C10 per un movimento ??riformista”.Lazzarini: “Gli incontri sono orientati sui contenuti sul confronto e sulla loro condivisione”.

lazzariniChe la politica sia sempre in movimento è risaputo, in questo periodo nella nostra piccola e antica Repubblica, lo è in maniera in particolare. Negli ultimi giorni, da parte di alcuni protagonisti della politica nostrana è stato citato spesso il Psd.

“Il Psd è un grande partito e un grande alleato” ha detto il segretario della Dc Marco Gatti, e “il nostro interlocutore privilegiato è il Psd” ha replicato il segretario del Ps Simone Celli.

Nel frattempo, Ap e Upr stanno lavorando per la creazione di un polo di centro, liberale e democratico e anche Ns pare sia interessato a farne parte. Che in tutto questo il Psd stia cercando di preparare il terreno per la creazione di un nuovo polo riformista in vista delle prossime elezioni senza l’amico alleato democristiano?

Per saperne di più, abbiamo intervistato il segretario dei socialisti e dei democratici Marina Lazzarini.

La politica sammarinese è in un momento di grosso fermento, il Psd cosa pensa di fare?

“Il Psd è fortemente impegnato nel governo, nella maggioranza e nel Paese per cercare di risolvere i problemi che quotidianamente viviamo.
La decisione di far parte della coalizione “Bene comune” nel 2012 è stata determinata proprio dalla necessità di costruire un futuro nuovo e diverso rispetto al passato, di determinare un “cambio di passo” nell’economia, nella legalità, nei servizi dello Stato, un progetto Paese basato su trasparenza, equità fiscale, merito, qualità dei servizi, universalità della sanità, correttezza nella gestione della cosa pubblica, attrazione di investimenti interni ed esteri, facilitazioni per il lavoro, solidarietà sociale e tanto altro”.

Il Psd, quindi, conferma con forza la validità di questa coalizione e la volontà di por a termine il mandato fino in fondo con gli alleati di governo per raggiungere il risultato della ripresa economica?

“Il raggiungimento dei risultati è una condizione imprescindibile per qualunque futura prospettiva comune. Il governo e il partito però, come per gli alleati, anche per il Psd sono due cose diverse. Nell’Assemblea congressuale del 25 marzo scorso il partito ha ricevuto il mandato di avviare un Tavolo di confronto per promuovere la costruzione di un grande movimento riformista, laico, liberale e democratico.

Un progetto che parta dall’emergenza attuale, ma che sappia essere lungimirante, confermando le scelte verso la trasparenza, il rinnovamento nell’azione politica e che garantisca un necessario ricambio generazionale.

Un percorso in grado di ricompattare le forze riformiste e superarne la frammentazione. In questo percorso il Partito socialista è un interlocutore importante, lo dice lo stesso nome del Partito dei socialisti e dei democratici; chi ha fatto distinzioni nel recente passato non è il Psd”.

Quando e con quali forze politiche è partito il Tavolo riformista?

“Il primo incontro del Tavolo riformista si è svolto il 19 maggio; ci si è confrontati sul metodo di lavoro più corretto, in considerazione della diversa collocazione del Psd nella maggioranza di governo e degli altri partecipanti, cioè Ps, Su e C10. Gli incontri sono orientati sui contenuti, sul confronto e sulla loro condivisione.

Il primo tema affrontato è quello del codice ISEE, citato più volte nelle leggi prodotte in questa legislatura, ma ancora non affrontato. La scelta sull’ISEE è motivata dalla necessità di salvaguardare lo Stato Sociale, poiché il codice è uno strumento di tutela per quanto riguarda l’equa fruizione dei contributi e degli aiuti statali.

Il secondo incontro del Tavolo riformista, programmato per mercoledì 10 giugno, vedrà la continuazione dei lavori sul codice ISEE e un incontro con il segretario di Stato alle Finanze Capicchioni per un confronto sul tema della trasparenza bancaria e finanziaria, in base allo specifico Odg approvato in Consiglio”.

Che cosa vuole essere nello specifico il Tavolo riformista?

“Il Tavolo Riformista è un laboratorio aperto di idee e di confronto, costruito con le persone; sulla base delle condivisioni e delle convergenze si potrà concretizzare, nei tempi e passaggi necessari, un progetto comune di prospettiva”.

E il rapporto con la cittadinanza?

“Oltre a tutto ciò, il Psd sta incontrando la sua base e la popolazione con serate a tema organizzate dai Circoli nei Castelli. La prima si è svolta a Serravalle il 23 aprile scorso sugli obiettivi da raggiungere per il Castello e il polo della moda; la seconda ad Acquaviva il 21 maggio sul tema dell’estensione della raccolta dei rifiuti “porta a porta” su tutto il territorio; la terza si svolgerà nella sala della giunta di Murata l’8 giugno sui problemi del centro storico, del territorio di tutto il Castello di Città e le possibili soluzioni; la quarta serata è programmata in Borgo, nella sala ex International, la sera di lunedì 15 giugno, sui temi del nuovo Piano Sanitario nazionale”.

Francesco De Luigi, La Tribuna