San Marino. “Al margine /2 – Dal segno all’immagine, al sogno: riflessi sulla marginalità”

margine1-2[c.s.] Il 28 novembre scorso, davanti a un pubblico attento, è andato in scena al Centro Sociale di Fiorentino ”AL MARGINE /2 –Dal segno all’immagine, al sogno: riflessi sulla marginalità”. Si è trattato del secondo segmento dell’omonimo progetto-contenitore del Centro Sociale di Fiorentino, la prima iniziativa era stata dedicata al rapporto fra uomo e animale, allora si era trattato di un pubblico dibattito. Diverso il secondo episodio, quello di sabato scorso, diverso l’apparato scenografico, a cominciare dalla mostra fotografica a fare da quinta alle letture dei brani e alle sensazioni che si sono susseguite. Le 22 fotografie, suddivise in due ali: bianco e nero, da una parte e colore, dall’altra, sono state non solo il pretesto per affrontare tematiche attuali apparentemente lontane fra loro. La sottotraccia all’evento: “Si può liberare la creatività nel sociale?” Ha offerto riflessioni, creato momenti sospesi fra realtà e trasposizione surreali.

L’incursione nell’alveo delle immagini, commentate anche attraverso clip in sequenza, hanno dimostrato che partendo dai più marginali frammenti quotidiani si può arrivare ad un orizzonte costruttivo, lineare, avviandosi dai semi della propria coscienza. La mostra, realizzata da Sergio Valentini e Rita Ciocci, le stesse proiezioni su grande schermo hanno mostrato, non dimostrato, che “vivere con un impronta diversa” più solidale, a partire da noi stessi: si può.

Nell’occasione, altri segni sono derivati dalle poesie di Tania Di Malta che ha dato sfumature del tutto particolari a temi non semplici da affrontare come il fenomeno delle tragiche migrazioni del mediterraneo, oppure all’amore che continua a sussistere anche dopo la fine di una storia. Altri brani hanno portato al pubblico, in maniera del tutto efficace la condizione umana dell’Alzheimer o altre forme di solitudine, dettate dalla volontà di apparire più che da una costruzione più concreta dell’essere.

“Poesie e immagini per trarre riflessi sulla marginalità” è stato un momento circolare riuscito che ha offerto indicazioni su come valorizzare una bellezza espressiva accessibile a tutti, anche rimanendo in percorsi quotidiani, comuni, comunque non convenzionali.

Sorto dall’idea di osservare la realtà dal punto di vista della periferia per arrivare al centro delle cose “Al Margine/2”, che ha raccolto interesse e consensi pressoché unanimi, si è avvalso della collaborazione di Mirko Mancini e dei contributi in scena di Alksandra Di Capua ed Anna Suzzi Valli.