C’è la folla delle grandi occasioni a Serravalle in attesa della partenza delle macchine da rally e, soprattutto, dei grandi campioni che sulle quattro ruote fanno sognare. Il Rallylegend, alla sua 22esima edizione, si conferma dunque come uno degli eventi più importanti e di maggior richiamo di tutta la stagione turistica sammarinese. Qualche mugugno per la viabilità, ma tanta soddisfazione per gli operatori economici, che ne vorrebbero almeno uno al mese.
Numeri da record vengono snocciolati durante la conferenza stampa: 21 nazioni rappresentate, 25 se si considerano anche gli ospiti; 750 commissari, 200 persone nello staff organizzativo e di controllo sicurezza. Sui numeri dell’affluenza bisognerà attendere il report finale, ma si parla già di qualche decina di migliaia di persone. Non si trova più un posto per dormire, né per mangiare al ristorante. Tutta San Marino è sold out. A livello statistico, è stato ribadito che il Rally di San Marino è al terzo posto nazionale per affluenze dopo i primi due coperti dalla Formula 1.
Il segreto di questo successo crescente? “Diciamo che San Marino ha già i motori nel suo DNA – spiega Paolo Valli Organizzatore Rallylegend – ma la crescita di questa manifestazione è frutto della sinergia della Federazione Automotoristica, che è sempre stata molto attiva, con numerosi altri soggetti istituzionali e privati. Oggi siamo arrivati alla condizione di un evento internazionale come celebrazione del mondo del rally. Ovviamente ci sono delle problematiche, ma cerchiamo sempre di affrontarle con un’accurata pianificazione”.
Molto apprezzati anche da una sala stampa gremitissima, i saluti istituzionali del Segretario di Stato Pedini Amati, che di fronte a tanta partecipazione ha commentato nei confronti degli organizzatori: “Tanto di cappello a chi ha inventato il Rallylegend.” Ha quindi sottolineato: “Nella motor valley romagnola, fatta di circuiti, fabbriche e musei, non è facile concentrare così tante aziende come è stato fatto qui a San Marino”. È un aspetto davvero significativo quello sottolineato dal Segretario perché, in effetti, è difficile trovare altrove una parata così imponente di imprese che ruotano attorno al mondo delle macchine e che con la loro presenza portano un importante indotto anche all’economia sammarinese. Non manca nel suo saluto, l’aspetto emozionale dell’evento, che sin dalle prime battute si è rivelato una sorta di ideale abbraccio tra i campioni di un tempo e i campioni di oggi.
Al tavolo d’onore, c’erano nomi mitici come quello di Arturo Merzario ex pilota di F1, che salvò Niki Lauda dalle fiamme a Nürburgring e che dall’alto dei suoi 80 anni, ha ancora voglia di correre: “La cosa più bella è che sono ancora qui, in una manifestazione mondiale, che dà una visibilità enorme al mondo dello sport automobilistico. In Italia non c’è qualcosa del genere.”
Un concetto che ha riempito di orgoglio i sammarinesi e non solo, che altri ospiti hanno poi sottolineato anche per rendere omaggio a San Marino e alle sua capacità non solo di inventarsi il RallyLegend, ma di portarlo a così alto livello. Tra gli altri ospiti: Ari Vatanen, campione del mondo rally 1981;
Stig Blomqvist, campione del mondo 1984; Miki Biasion, campione del mondo rally 1988 e 1989; nonché Adrien Fourmaux, pilota ufficiale M-Sport Ford, forse tra i più attesi delle gare di questo fine settimana. Per gli organizzatori, erano presenti anche: Mauro Zambelli, coordinamento direzione di gara; Gianluca Marotta, direttore di gara; Vito Piarulli, Organizzatore Rallylegend insieme a Paolo Valli
Dopo l’ufficialità, il programma è entrato nel vivo facendo scendere in campo vetture e piloti d’eccellenza, per dare vita ad un fine settimana di grande sport e di grande spettacolo.
Angela Venturini
