San Marino. Al via il percorso per il riconoscimento di uno Stato Palestinese … di Paolo Forcellini

Dopo un ampio e approfondito dibattito, il Consiglio Grande e Generale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che autorizza il Governo a intraprendere il percorso diplomatico per il completo riconoscimento di uno Stato Palestinese. Si tratta di un passo significativo per una piccola Repubblica nei confronti di un popolo coinvolto da lungo tempo in una guerra, scatenata dalla reazione di Israele a un vile attentato condotto da Hamas contro civili, che ha causato 1.300 morti. La reazione, sebbene inevitabile, appare però sproporzionata rispetto all’offesa, tanto che le oltre 35.000 vittime palestinesi, tra cui donne e bambini, sfiorano la definizione di genocidio.

Quello del nostro Paese è un gesto di umanità, ma anche un atto politico, le cui conseguenze potrebbero non essere state valutate appieno, considerata la fretta di piantare una bandiera su questa importante decisione. Su questa scelta, il cittadino sammarinese si pone le stesse domande che Enrico Lazzari ha sollevato in un suo editoriale su Giornale.sm. ”È una scelta giusta? È una scelta emotiva o razionale? Favorirà o rallenterà il processo di pace tra i due popoli? Potrebbe ostacolare la nostra integrazione nell’Unione Europea, considerando che il riconoscimento dello Stato Palestinese potrebbe implicare anche un riconoscimento di Hamas, considerato dalle altre nazioni europee come un’organizzazione terroristica? Inoltre, potrebbe compromettere i buoni rapporti del nostro Paese con Israele?”

Lo scopriremo, sperando che il percorso intrapreso non sia pieno di ostacoli e insidie, una situazione che oggi San Marino non può permettersi, soprattutto per evitare l’isolamento.

Paolo Forcellini – Lo stradone