San Marino. “Albertino’s Story”, Un vita vissuta pericolosamente. … di un lettore

Alberto Buriani

“Albertino’s Story”

(Un vita vissuta pericolosamente) 

Mai e poi mai i sammarinesi avrebbero pensato che il Commissario Alberto (Albertino per gli amici e le amiche) Buriani fosse un uomo dalla doppia vita. 

Un Dottor Jekyll e Mr. Hyde dei tempi moderni.  

In pubblico integerrimo e implacabile magistrato, definito al tempo da alcuni supporter politici di Alleanza Popolare “con la schiena dritta”, in privato invece dedito, come emerge dalla relazione della commissione di inchiesta su banca Cis, a rapporti troppo disinvolti (per usare un eufemismo) con politici, imprenditori e professionisti. 

Ciò che ci rappresenta la relazione è un pugno allo stomaco talmente forte da lasciarci senza fiato. 

In questi giorni il rimbombo sul profilo del Commissario della Legge si è trasformato letteralmente in un frastuono. 

In effetti erano tanti gli “spifferi”, pettegolezzi e frequentazioni che, negli anni, rieccheggiavano in giro per il territorio sull’implacabile Commissario Buriani. 

Ma, si sa, San Marino è un Paese in cui si chiacchiera molto senza mai arrivare a chiedere conto dell’attendibilità delle cose e situazioni narrate con costanza, malizia ed una certa critica. 

Da lunedì, invece, tutto si è cristallizzato. 

E così emerge che le chiacchiere non erano poi tanto diverse dalla realtà. 

E’ accettabile che, già tredici anni fa, un Magistrato non avesse remore nell’andare in vacanza con influenti personaggi politici e del mondo delle imprese?. 

E’ accettabile che, dodici anni fa, un Magistrato partecipasse senza alcun senso del pudore addirittura allo spoglio elettorale (sempre alla presenza di imprenditori, banchieri, politici, amici e amiche) presso lo studio dell’Ingegner Grandoni per verificare che l’esito delle preferenze dei gruppi politici “amici”?. 

E’ accettabile che,anche alla luce della deposizione giurata innanzi alla Commissione dell’ex politico Gian Marco Marcucci, si confermi l’esistenza di rapporti stretti tra Buriani ed i politici da lui indagati e rinviati a giudizio?. 

Chiunque frequenti altre persone lo fa per amicizia o, comunque, per un legame altrimenti non si spiega tutto questo. 

Esistenza di un legame che, già nel 2008, viene confermato quando Marcucci & co. si preoccupano – addirittura all’insaputa dello stesso Buriani (quanta grazia!) – di individuarne un ruolo dopo le dimissioni da Magistrato nella Segreteria al Lavoro. 

E’ accettabile che, nel 2014, il patron di Banca Cis, in ragione degli ottimi rapporti con Buriani, disponesse di eliminare avversari (o meglio di possibili competitor) potenzialmente ostili al gruppo degli amici vacanzieri. 

E lo si attuava, da quel che ci dice UNANIMEMENTE la Commissione, con l’apertura e la chiusura di fascicoli a seconda delle convenienze.  

Con l’emissione di avvisi di garanzia, con arresti e con “pizzini” per riportare a miti consigli chi era ostile (e magari faceva solo il proprio dovere) al piano degli amici del Commissario.

C’è tanta, troppa roba, in quella relazione.

Ma la cosa più sublime si raggiunge quando la Dottoressa Lazzari afferma di essere in rapporti con il Commissario Buriani, non solo per ottime le crostate di famiglia, ma anche per la vicinanza ad una “comune” figura spirituale di riferimento. 

Sarebbe utile sapere, non solo l’identità di questa guida spirituale, ma anche quale orientamento e precetti proponesse ai suoi accoliti.

Giusto per evitare ad altre persone, magari meno scafate dei personaggi  protagonisti della storia di questi giorni, brutte sorprese.