San Marino. Alessandro Rossi: “Se ci fosse un’alternativa questo Governo sarebbe gia? morto”. L’intervista di Stiven Ciacci

alessandro rossiSaro? piu? efficace nell’azione fuori da Palazzo” queste erano le parole che avevano accompagnato tre anni fa alle dimissioni di Alessandro Rossi, dal ruolo di consigliere di Sinistra Unita dopo aver ricoperto l’incarico per 15 anni.

Rinunciare al potere serviva per dare un segnale, anche alla politica, che potesse portare ad una unione della cittadinanza secondo le basi del dialogo e della responsabilita? bandendo l’individualismo che aveva portato San Marino alla sua crisi culturale e, correlatamente, economica.

Da maggio 2013, momento in cui Rossi lascia il CGG, l’ex leader di Sinistra Unita non ha mai abbandonato definitivamente la politica: seguitissimo sui social, sempre pronto a commentare i fatti di attualita?, non c’e? dubbio che Rossi sia un personaggio che fa opinione: i suoi post su Facebook fanno sempre clamore e le sue riflessioni evidenziano come l’attaccamento al suo Paese sia ancora enorme, un affetto, un amore se vogliamo, che non puo? passare inosservato.

Ma il progetto di Alessandro Rossi, che con noi ripercorre le tappe piu? importanti della sua carriera politica con uno sguardo sempre propeso al futuro e al cambiamento.

Alessandro Rossi, come sta?

“Direi che sto bene, anzi sto molto meglio rispetto a tre anni fa”.

Le manca la politica attiva? “No, la politica attiva non ho mai smesso di farla, e quella istituzionale che vorrei non e? ancora rinata”.

Come vede la situazione del Paese?
“San Marino ha grandissime potenzialita?, purtroppo i Sammarinesi stanno perseverando in una lotta per tribu? che rischia di affossarci definitivamente”.

Qual e’, a suo avviso, la grande emergenza della nostra Repubblica?
“La crisi non ha prodotto ancora un sufficiente cambio culturale e il conseguente mutamento sociale necessario nel nuovo scenario”.

Sulla questione morale, che idea si e? fatto?
“Mi indigna l’illegalita? e la disonesta?, soprattutto quella intellettuale, se la questione morale fosse esplosa 30 anni fa forse non saremmo in questa situazione di dramma reputazionale quasi mondiale che limita le nostre potenzialita? economiche, comunque meglio tardi che mai”.

La appassiona la “tangentopoli” sammarinese?

“Non mi appassiona perche? i Sammarinesi conoscono da decenni i nomi dei responsabili politici dello stato di Illegalita? della nostra Repubblica”.

Pensa che anche grazie ai processi si arrivera? ad una “operazione verita?”?
“No i processi per loro natura sono “parziali” e “circostanziati” per la verita? ci vorrebbe una sorta di riflessione collettiva pubblica orientata ad essa e alla riconciliazione sociale”.

E sara? utile per portare una “buona politica” che forse e? mancata per troppi anni in questo paese?

“No, la buona politica la deve fare la Polis, ovvero la cittadinanza non certo chi deve far rispettare le leggi”.

Lei si ritiene un buon politico o poteva fare di piu??

“Sempre ritenuto scarsissimo ed impreparato, mi sono fatto da me, sono migliorato, ho capito tardi molte cose, ma tutto sommato sono soddisfatto di quello che ho vissuto e ringrazio il mio Paese per avermelo concesso, dopo 15 anni ci voleva uno stop. Quando si sostengono certi principi bisogna applicarli a che a se stessi, tantissimi in politica hanno un doppio standard, regole per gli altri, liberta? per se?, uno dei tanti mali della nostra societa?”.

Cosa si rimprovera?

“Di non aver convinto nel 2008 Noi Sammarinesi e AP a fare il terzo polo e di non aver convinto SU, RETE e C10 a fare una lista unica nel 2012”.

Cosa risponde a chi dice che anche chi come lei non e? mai stato toccato dalla questione morale, ha pero? fatto poco o nulla per combattere il “sistema”?

“Guarda il sistema “distorto” sammarinese a mio giudizio non e? stato ancora sconfitto, i duri colpi che ha ricevuto sono stati imposti dall’esterno, i sammarinesi da soli sarebbero rimasti nel regno di Gatti, Galassi, Stolfi, Podeschi per sempre perche? stavano “bene”. Quando si denunciavano certe cose fino a qualche anno fa si era presi per visionari; ricordo che in un dibattito sulla finanziaria del 1998 parlai di corruzione e venni zittito dalla Reggenza perche? certi termini non si potevano usare in aula. Se mi rimprovero qualcosa e? aver capito tardi che il modello paradiso fiscale era la sorgente di tutti i mali e non averlo combattuto abbastanza, ma non lo ha fatto nessuno e nessuno continua in fondo a combatterlo. Il Paese “sporco” sa benissimo da dove veniva il “surplus di benessere” e lo regalava clientelarmente ai suoi sudditi”.

Parlando di attualita?, come giudica il Governo Bene Comune?

“La maggioranza e? composta da persone oneste ma senza visione politica e capacita? di comunicare, questo dice tutto”.

Chi e? il Segretario che l’ha sorpresa di piu? in positivo e chi in negativo?
“Credo che GianCarlo Venturini ha retto bene gli interni e la giustizia insieme, detto questo il giudizio sui suoi colleghi e? conseguente”.

Sui social e? sempre molto critico anche con le opposizioni, per quale motivo?
“Cerco di stimolare le opposizioni a fare meglio e a confrontarsi: solo con la critica si cresce”.

C’e? un esponente politico attuale che puo? sostituirla?
“Guarda come ti ho detto mi ritengo un politico non eccezionale, quindi meglio non aver sostituti, la politica che mi piace per ora non la fa nessuno, in pochi alzano gli occhi oltre il presente e con uno sguardo di apertura per il confronto positivo con l’altro, ho delle simpatie per Zeppa e per tuo fratello Matteo. Mi piacciono tutti quelli con cui ho provato a costruire una alternativa, ma devono crescere e stanno crescendo”.

Ma Alessandro Rossi tornera? a fare politica attiva?
“Come detto sopra non ho mai smesso, la politica istituzionale non mi attira se non si ridisegnano i confini politici sammarinesi”.

Sta lavorando per un progetto nuovo? Con quali obiettivi?

“L’obiettivo e? costruire un modello politico sammarinese piu? efficace ed attraente socialmente di quello attuale, che guardi al passato per vivere al meglio il presente e per costruire il futuro”.

Si spieghi meglio.
“Siamo un paese senza memoria che lascia i propri cittadini soli, anche gli stessi politici sono buttati in consiglio senza preparazione come e? successo a me, siamo incapaci di valorizzare quello che abbiamo avuto, nei piccoli paese prevale l’invidia. L’invidia ha quasi cancellato il ricordo di figure politiche importanti come quelle di Pietro Franciosi, Gino Giacomini, Federico Bigi, Leo Dominici, Giordano Bruno Reffi e tanti altri (solo per rimanere al secolo scorso). Senza storia, senza competenza senza qualita? non si fa della buona politica. Tutto questo si puo? fare anche senza potere”.

E come si puo? fare per dare competenza e preparazione ai politici?
“Stiamo pensando a dei corsi di formazione politica per i candidati alle prossime elezioni”.

Ha citato la parola elezioni, secondo lei arriveranno presto? “Le elezioni ci saranno prima della scadenza naturale perche? le persone di riferimento della coalizione bene comune hanno perso la fiducia reciproca, non si sopportano piu?, basta vedere come si muovono i Segretari di Stato ognun per se”.

Per lei sono opportune?

Sarebbero necessarie allo sviluppo del Paese se solo i Sammarinesi capissero che la colpa di questo degrado deriva dalla incapacita? dei Sammarinesi stessi di fare sistema e di stare insieme in pochi contenitori politici con un ricco e vivace dibattito e confronto pubblico. Per esemplificare quello che dico basta osservare che perfino i movimenti hanno incontri “riservati” invece di aprire una discussione pubblica su temi di interesse per il destino della cittadinanza”.

L’ex consigliere di Sinistra Unita Alessandro Rossi chiude con una frase forte: “Insomma se ci fosse un’alternativa questo Governo sarebbe gia? morto e sepolto”.

Stiven Ciacci, La Serenissima