San Marino. Alex De Angelis torna in palestra a tre settimane dall’incidente”Mi sono già rimesso in moto”

Alex De Angelis«SONO già la lavoro per tornare in sella». Alex De Angelis non ha resistito un solo minuto dopo le dimissioni dall’ospedale. Il brutto incidente a Motegi, una ventina di giorni fa, è confinato in un angolo della sua mente. «Non mi ricordo assolutamente niente, ho rimosso dalla memoria tre giorni». Quello che Alex ricorda sono i dolori e la paura vissuta nel letto dell’ospedale nelle settimane del ricovero, tra bollettini medici che si susseguivano mentre amici e tifosi rimanevano in apprensione.
Tre settimane che il centauro sammarinese vuole cancellare a cominciare dalla palestra e dal lavoro necessario per tornare in forma e ripresentarsi sulla propria moto per dare gas ancora una volta.
«Sono ormai un pilota esperto – racconta Alex -. Il nostro ‘lavoro’ è pericoloso ma lo facciamo con il cuore. Non posso fare nient’altro che rimettermi al lavoro. Come ho già fatto. Sabato sono stato dimesso dall’ospedale e già ieri ero in palestra. Voglio tornare in moto, in sella il prima possibile».
Vuole bruciare le tappe, il pilota. Ma ogni passo continua a essere monitorato dai medici. L’incidente subito a Motegi è di quelli che lasciano il segno. Durante il quarto e ultimo turno di libere del Gran premio del Giappone, il centauro è stato disarcionato dalla propria moto. Un volo terribile finito contro il guard rail, privo di conoscenza. De Angelis è stato trasportato in elicottero all’ospedale Dokkyo di Mibu. Durante il trasporto aveva ripreso conoscenza, respirava autonomamente e muoveva gli arti. Cosa importante perché, come rilevato dai medici dopo l’esito degli esami e della Tac, il pilota aveva riportato la frattura di 5 vertebre dorsali oltre a un trauma toracico con fratture costali bilaterali, sia a destra che a sinistra. La cosa che più preoccupava i medici era la contusione polmonare.
Venti giorni più tardi, ai microfoni di Rtv san Marino, il pilota dell’E-Motion IodaRacing Team ha voluto mettere subito in chiaro cosa intende fare. «Tutti i dottori, rispetto a quello che leggono sui referti, mi vedono molto meglio e questo mi fa piacere. Cammino già con le mie gambe. Ho fatto mezz’ora di cyclette e piano piano tornerò alla vita normale. L’obiettivo è rimettermi al 100% in vista dei primi test invernali di febbraio, e se fra una settimana starò meglio, prenderò il volo per Valencia e mi consulterò anche coi medici della Clinica mobile». L’incidente appare lontano soprattutto perché «non mi ricordo assolutamente niente. Non è il primo incidente brutto che faccio e anche se dovessi ricordarlo, non mi fermerebbe. Poi ci sono stati giorni difficili, il dolore è stato tanto, specie quando hanno cominciato a calare le dosi dei medicinali. Quasi nessuno poi parlava inglese, le giornate erano lunghe e dolorose, quasi infinite».

Resto del Carlino