San Marino. Alla Dc sono ormai rimaste solo due opzioni… di Tancredi Falconeri

Le ultime peripezie di Lonfernini stanno sparigliando le carte della politica. Con la fine politica del Segretario al lavoro, finisce anche ogni velleità di un asse Dc-Alleanza Popolare, con quest’ultimo partito che in effetti ha sparato un po’ all’acqua di rose, lasciando campo libero a Libera, veri e propri vincitori della partita sulle bollette.
La stessa Libera che ha strappato persino la presenza del Segretario Federico Pedini Amati alla sua assemblea programmatica: non solo una bella vittoria dal punto di vista politico, ma anche un importante tassello per essere protagonisti del futuro governo.
Non è un caso se tutto il maremagnum che ruota attorno ad Rf, ovvero giornalisti schierati e inquisiti, ma anche alcuni cosiddetti poteri forti, stiano attaccando con forza proprio in questi giorni lo stesso Pedini Amati, ma anche quei media, come giornalesm, che riportano le notizie più scomode, unici in tutta San Marino.
Per fortuna i sammarinesi non sono stupidi, e hanno ormai compreso sin troppo bene chi muove chi e perché.
Un altro giro all’opposizione potrebbe rappresentare infatti la morte politica e qualcuno della cricca potrebbe definitivamente perdere il proprio potere, una volta che i suoi protettori dovessero cadere in miseria (sempre politicamente parlando, ci mancherebbe).
E’ chiaro come il Psd sia sempre più centrale nelle future alleanze. Non deve stupire allora se gli attacchi si stanno concentrando e si concentreranno verso il suo frontman, quel Pedini Amati che invece sta spingendo con forza per una sinistra sempre più forte e protagonista.
Mai come oggi la Dc e i cosiddetti partiti conservatori, come si è definito qualcuno ciccando clamorosamente, rischiano di finire tutti assieme appassionatamente all’opposizione.
Ad oggi si fa sempre più strada una opposizione composta da Dc, Rf e Motus Liberi, con tutti gli altri in maggioranza.
Come già detto l’ago della bilancia è il Psd, che potrebbe decidere di salvare la Dc, firmando al più presto un accordo programmatico con Libera e andando al più presto ad elezioni.
In fondo i risultati non arrivano ed è difficile che in un anno si possa sopperire a quanto non fatto negli altri 4. Che senso ha allora aspettare?
La Dc ha due strade davanti: chiudere questa triste esperienza governativa e tornare al governo certamente depotenziata, oppure rischiare di finire all’opposizione, cosa questa che accadrà certamente proseguendo pervicacemente con questa maggioranza.

Tancredi Falconeri

 

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