San Marino. All’asilo di Domagnano un bambino sammarinese si spacca denti ed arcata sopradentale. I responsabili avevano minimizzato: ”sono cose che succedono”. La famiglia sporge querela contro le maestre

Pronto-soccorso-ingresso”Sono cose che succedono, ci penserà l’assicurazione” avevano giustificato in questa maniera, quanto mai improvvida, i responsabili della scuola materna di Domagnano ai genitori che avevano protestato per il fatto che il proprio figlio, nel giorno in cui si festeggiava Carnevale, aveva riportato la rottura dei denti e dell’arcata sopradentale.

Il bambino si era procurato quelle lesioni per via di una spinta data da un altro bambino (e non sembra sia la prima volta che succeda) e la conseguente caduta sopra un tavolo di scuola. Ovviamente ai genitori una simile scusante non è andata giù ed è per questo che è stata presentata la querela penale, propri questi giorni in tribunale, contro le maestre.

Ma ricostruiamo i fatti, così come ci vengono presentati dall’accusa e che fanno parte della denuncia querela.

Lunedì primo febbraio, il papà del bambino accompagnava il proprio figlio presso la scuola dell’infanzia di Domagnano, nel giorno in cui presso l’asilo si sarebbe festeggiato il Carnevale, e lo lasciava nella sua aula (quella blu) con all’interno altri dieci bambini.

Dopo circa mezz’ora lo stesso genitore riceveva una telefonata da una delle due maestre del bambino che lo avvertiva che suo figlio si era fatto male al labbro e che occorrevano dei punti di sutura. Il giovane papà arrivava dopo 10 minuti presso l’asilo, il tempo per arrivare da Dogana sede della sua attività lavorativa, e trovava suo figlio in bagno con altre due maestre le quali cercavano di tamponare, con garza e ghiaccio, il sangue che usciva copioso dal labbro e dai denti.

Alla richiesta di spiegazioni del babbo, le maestre dicevano di non aver visto cosa fosse successo e che probabilmente il bimbo era andato a sbattere contro un tavolino; delle macchie di sangue erano presenti infatti nello stesso tavolo oggetto della caduta, che risultava scheggiato.

Il bimbo confidandosi con il padre, nel tragitto che separa Domagnano dal Pronto Soccorso (nella querela l’accusa dice che le maestre non avevano nemmeno chiamato l’ambulanza), raccontava di essere stato spinto da dietro da un altro bambino mentre camminava.

Al pronto soccorso, i medici riscontrano oltre alla lacerazione del labbro, che veniva suturata con 4 punti, anche la dolorosissima frattura dell’arcata dentaria superiore con l’interessamento di 4/6 denti. L’impatto quindi è stato fortissimo e tale da rompere addirittura una struttura ossea abbastanza importante. Gli stessi medici sono rimasti stupiti dal fatto che un incidente così grave possa essere accaduto all’interno di una scuola materna; questo dichiarazioni vengono scritte nella denuncia querela.

Una volta medicato il bambino, Il padre va a recuperare lo zainetto del figlio presso la scuola materna di Domagnano. In asilo parlando con le maestre viene a sapere che le ”spinte da dietro” sono delle ”modalità” presenti nella classe e che altri incidenti erano occorsi ad altri bambini proprio da questa pericolosa pratica.

Infatti qualche mese prima un altro bambino ebbe un incidente a scuola con le stesse modalità; una spinta da dietro che gli procurò una ferita al labbro e 3 punti di sutura. Nel 2015 un altro bambino si procurò un taglio nell’arcata sopraccigliare, ed anche in quel caso soturato con alcuni punti medici.

Ma c’è di più! Si legge nella denuncia querela: ”L’indomani dell’incidente, ero contattato (scrive il babbo) dal Direttore Giacomini il quale mi comunicava il suo dispiacere e che avrebbe fatto la denuncia per l’assicurazione. Approfittando dell’occasione per esporre le nostre perplessità sulla mancata attenzione delle maestre della scuola, il Direttore giustificava l’accaduto con rassegnazione e frasi del tipo ”sono cose che possono succedere” oppure ”è stato sfortunato” eppoi ”i bambini a Carnevale sono agitati e la probabilità dell’incidente sarebbe aumentata”. Infine il babbo chiedeva al Direttore se il tavolino fosse a norma e quest’ultimo affermava positivamente.”

L’incidente – di legge nella querela – suscitava la reazione ed allarme sia negli altri bambini ma soprattutto nei genitori, iquali a tutt’oggi ne discutono vivacemente. 

Alcuni bambini – si legge sempre nel documento – hanno riferito ai genitori che le maestre, al momento dell’incidente, non si trovavano in classe e che il bimbo infortunato fosse stato spinto da un altro bambino, così come raccontato immediatamente dallo stesso bambino infortunato al padre durante il tragitto per il pronto soccorso.

 

FINE PRIMA PARTE … continua

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