“San Marino non è coinvolto, ma vittima”: è con parole chiare che Alleanza Riformista interviene sulla vicenda legata all’inchiesta della Guardia di Finanza italiana su una maxi frode fiscale nel settore delle auto di lusso. Il movimento esprime pieno sostegno all’azione del Governo e invita tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, a difendere compatte l’immagine e la credibilità della Repubblica.
Un attacco ingiusto all’immagine del Paese
Secondo Alleanza Riformista, ancora una volta il nome di San Marino è stato strumentalmente associato a dinamiche estranee al proprio sistema economico e istituzionale, generando confusione e alimentando dannose speculazioni mediatiche. “Siamo di fronte – si legge nella nota – a un uso illecito del nome del nostro Stato, ad opera di soggetti operanti all’esterno, completamente scollegati dal contesto sammarinese”.
Il movimento ringrazia le Segreterie di Stato per le Finanze e per l’Industria per la tempestività con cui hanno chiarito pubblicamente la posizione della Repubblica, ribadendo che San Marino è parte lesa in questa vicenda, e non in alcun modo coinvolto nella frode fiscale.
Appello alla responsabilità della politica
Di fronte a episodi che minano la reputazione internazionale del Titano, Alleanza Riformista richiama tutte le forze politiche a un’azione comune e responsabile, che metta da parte le polemiche e respinga con fermezza ogni tentativo di danneggiamento dell’immagine nazionale.
“Non possiamo permettere che situazioni esterne diventino oggetto di speculazione politica interna – afferma il movimento – perché a rimetterci sarebbero non solo le istituzioni, ma anche tutte le imprese e i lavoratori onesti che ogni giorno contribuiscono alla crescita della nostra economia”.
Impegno per legalità, trasparenza e cooperazione
Alleanza Riformista rinnova infine la sua adesione alla linea tracciata dal Governo, sottolineando l’importanza di rafforzare i controlli, intensificare la cooperazione internazionale e proseguire lungo il percorso di trasparenza e rispetto delle regole. San Marino – si legge in conclusione – “ha scelto con determinazione di allinearsi agli standard internazionali e va difeso da ogni tentativo di abuso o delegittimazione”.