Il presidente Raffaele Cantone: “San Marino non perda tempo come fece l’Italia che dopo Tangentopoli mise la testa sotto la sabbia”.
Repubblica di San Marino da oggi ha un alleato in piu? contro la corruzione. E? l’Anac, l’Autorita? Nazionale Anticorruzione italiana, il cui presidente, Raffaele Cantone, ieri e? salito sul Titano prima per partecipare prima ad un seminario di formazione in materia di lotta alla corruzione rivolto alla Magistratura, alle Forze di Polizia e agli Alti Funzionari della Pubblica Amministrazione
e del Settore Pubblico Allargato sammarinesi (vedi articolo nella pagina accanto), poi per firmare un “Memorandum di cooperazione” con il segretario di Stato alla Giustizia Gian Carlo Venturini.
La sigla, avvenuta a Palazzo Begni, ha rilevanza per la piccola Repubblica, impegnata sul fronte della trasparenza e della lotta alla corruzione, dopo l’ingresso nel Greco e l’avvio di vicende giudiziarie che vedono coinvolti ex politici con ruoli istituzionali importanti alle spalle. Infatti “ci consente- spiega il rappresentante del governo sammarinese- di proseguire il percorso iniziato nell’ambito della trasparenza, volto ad avere gli strumenti necessari a combattere i fenomeni corruttivi”. San Marino infatti, “pur non avendo una legge anti-corruzione- chiarisce Venturini- ha adottato i medesimi principi con provvedimenti che stiamo implementando”, ovvero il “pacchetto” di iniziative per la trasparenza e anti-corruzione, che recepisce le indicazioni ricevute dal Greco a seguito dell’adesione del Titano. Si va dalla normativa sugli appalti, al Codice di condotta per gli agenti pubblici e quello per gli appartenenti ai corpi di polizia, al regolamento del 2015 sulla trasparenza, dalla delibera anti-corruzione, al progetto “Pa aperta”.
A tutto cio? si aggiunge il memorandum:” Ora possiamo cogliere, oltre ai suggerimenti degli organismi internazionali, quelli di Anac, autorita? che ci puo? aiutare in questo percorso sempre piu? da definire”. Cantone sottolinea l’entusiasmo per la firma: “In questo periodo stiamo siglando tanti protocolli con altre autorita? anti-corruzione e con governi di altri Paesi, la firma con San Marino ci sembrava indispensabile”. Il presidente Anac spiega poi le attivita? che l’I- talia sta mettendo in piedi nella Pa per evitare che si verifichino
fenomeni corruttivi: la nuova legge sulla trasparenza che “sta per essere approvata”, la riforma dei piani di prevenzione per la corruzione, il codice appalti. “Ci sono diverse esperienze in campo che possono essere segnalate nell’ambito di possibili scelte per San Marino- spiega- tenendo conto delle sue specificita?”. Il protocollo e? gia? attivo, seguira? la nomina di un referente per parte sammarinese e uno per Anac. Il seminario di formazione in materia di lotta alla corruzione di ieri “e? gia? una prima attuazione della collaborazione”, puntualizza Cantone.
Quindi il consiglio: San Marino “non faccia l’errore dell’Italia” che “dopo Tangentopoli ha messo la testa sotto la sabbia” e poi si e? trovata a distanza di 20 anni “indietro” nella lotta alla corruzione.
Dopo la firma lo stesso Cantone insieme a Guglielmo Leo, componente del direttivo della Scuola superiore della Magistratura, sono stati ricevuti in udienza dai Capitani Reggenti. A presentarli il segretario agli Esteri Pasquale Valentini. Un’occasione, per il presidente Anac, di ribadire davanti ai capi di Stato l’importanza della trasparenza nel combattere la corruzione.
Guglielmo Leo, che ha moderato i lavori del pomeriggio al Kursaal, ha parlato dell’opportunita? di momenti formativi come quello di oggi “perche? la formazione garantisce l’indipendenza del magistrato”. I Capitani Reggenti hanno evidenziato i gravi effetti della corruzione sul tessuto sociale, economico e istituzionale di un Paese e ricordato l’importanza di un percorso necessario per assicurare una sempre maggiore trasparenza, per rispondere al meglio alle sempre nuove minacce ed insidie.
Davide Giardi, La Tribuna