San Marino. ALTISSIMO LIVELLO PER LA SECONDA EDIZIONE DEL “CONGRESSO NAZIONALE CURE TERRITORIALI” Un nuovo modello di Sanità

Dario Manzaroli: “Circa un terzo della popolazione è anziana ed è affetta da malattie croniche che per definizione non si guariscono e hanno bisogno di un atteggiamento attivo del servizio sanitario per evitare peggioramenti e continui ricoveri”

Un nuovo modello di Sanità per cercare di dare una risposta a tutti i problemi che da tempo la affliggono. E’ la medicina attiva che è al centro del congresso nazionale ‘Cure territoriali’ di due giorni che è partito ieri e si concluderà oggi nella cornice del Palace Hotel.

Altissimo il livello degli interventi e molto elevata la partecipazione, sono oltre 200 gli iscritti tra infermieri, medici, psicologi che sono arrivati da ogni parte dell’Italia per prendere parte alla seconda edizione dell’evento che ha visto in apertura dei lavori la presenza del Segretario Santi.

Il congresso ha dato risalto alle cure territoriali come valida alternativa all’ospedalizzazione per i benefici di cui esse sono foriere non soltanto dal lato dei costi ma soprattutto sotto il profilo del benessere dei pazienti.

Il fascino per il proprio lavoro e il modo in cui lo ha affrontato in tutti questi anni è stata indubbiamente la molla iniziale che ha fatto decidere al responsabile scientifico del progetto, Dario Manzaroli di dar seguito al congresso in merito al quale ha dichiarato: “c’è una rivoluzione in corso: per ciò che riguarda i pazienti cronici sempre più anziché aspettarli in ambulatorio occorrerà andare a cercarli a casa.

Di qui la grande importanza delle cure territoriali dove tuttavia si registra una certa resistenza come accade per ogni cambiamento. In Italia ci sono ottime esperienze ma sono a macchia di leopardo, qui a San Marino abbiamo una buona base di partenza con una trentina di infermiere altamente specializzate e questo è il luogo ideale dove poter parlare di un argomento che altro- ve non sarebbe considerato facile.

L’obiettivo è quello di dare organicità alle migliori pratiche in tema di cure territoriali. Circa un terzo della popolazione è anziana ed è affetta da malattie croniche che per definizione non si guariscono e hanno bisogno di un atteggiamento attivo del servizio sanitario per evitare peggioramenti e continui ricoveri”.

La RepubblicaSM