Di sicuro la colpa è nostra che siamo notoriamente duri di comprendonio. Ma questa faccenda del Fondo Monetario, dei tagli eccetera, proprio non la riusciamo a ingoiare.
Tutti a parlare con relativa tranquillità di dove andare a chiedere l’elemosina per mettere a posto il disastro.
Tanto pagano i sammarinesi!
Ma non può funzionare così.
Perché se siamo in questa situazione le colpe saranno di qualcuno oppure no?
C’è un responsabile politico, che è il governo, che nel bene e nel male e al di là della retorica e delle schermaglie deve rispondere di quanto fatto e non fatto.
Non è tollerabile accettare le cose in maniera così blanda.
Non lo possono accettare i sammarinesi.
Ci deve essere una assunzione di colpe e di responsabilità.
Chi ha sbagliato deve pagare di tasca propria e poi devono esserci pubbliche scuse ai cittadini.
Allora, e solo allora, potranno essere chiesti ulteriori sacrifici.
La legislatura è finita e chiunque dovesse prestarci dei soldi vorrà la garanzia di tutto quanto il Paese, dunque dell’intero Consiglio.
E per avere questa maggioranza “qualificata” deve esserci per forza di cose un passo indietro da parte di chi sino ad oggi ha governato.
Se non lo capite siamo destinati a cadere ancor di più in disgrazia.
La RepubblicaSM