Dopo l’accoglimento del ricorso di Asset contro l’amministrazione straordinaria, Civico 10 aveva invitato a pubblicare urgentemente le motivazioni dei provvedimenti di Banca Centrale. Una richiesta che lascia oggettivamente esterrefatti per diversi motivi. Il primo è che come abbiamo visto sono tante le istituzioni che quando vogliono fare uscire una notizia coperta da segreto, la fanno uscire e basta. In questo caso – guarda un po’- non succede: forse perché non c’è nulla da fare uscire. Senza contare che visto il rapporto che esiste fra Celli e Savorelli, ci fossero ste benedette motivazioni uscirebbero e basta. In realtà il giochino si è inceppato già tempo fa grazie allo scoop di di Giornalesm che vi consigliamo di andare a rivleggere: https://giornalesm.com/san-marino-commissariamento-senza-motivazione-asset-banca-ecco-perche-commissari-hanno-lasciato-il-documento-del-12-aprile-2017/
Nel documento (questo guarda caso era segretissimo ma è uscito…) dei due precedenti commissari nominati da Banca Centrale (che visto l’andazzo se la sono data a gambe) si legge come praticamente le motivazioni del commissariamento di Asset… non ci sarebbero! Chissà, magari le stanno cercando proprio in questi giorni. Eppure comunque la si giri e anche se le motivazioni ci fossero, resta il fatto che la gestione del commissariamento di Asset è stata… bhé utilizziamo l’ordinanza del TRIBUNALE SOVRANO sammarinese e leggiamo insieme perché riserva rilievi molto pesanti anche all’iter adottato dai vertici di via del Voltone: ”l’amministrazione straordinaria è strumento finalizzato alla soluzione delle crisi bancarie e non può essere utilizzato come strumento funzionale alla successiva e inevitabile liquidazione coatta amministrativa come sembra invece essere avvenuto nel caso in specie”. “Non si rinvengono né sono state rese note le ragioni della mancata convocazione dell’assemblea più volte richiesta dagli azionisti, pur contestando ad Asset l’obbligo di ricostruzione del capitale, senza però consentirlo ravvisando in ciò oltre che un difetto di motivazione, un vizio evidente di contraddittorietà”. Il giudice scrive anche che “a quanto risulta le misure volte alla risoluzione della crisi di Asset non sono state adottate e anzi l’intervento di BCSM con il blocco dei pagamenti è intervenuto solo dopo che dalla stessa erano fuoriusciti 60 milioni di euro”. La comprova della formalizzazione dell’amministrazione straordinaria alla futura liquidazione coatta, puntualizza il magistrato, è data proprio dalla delibera della Vigilanza “liquidazione senza la quale l’amministrazione non potrebbe procedere alle cessioni in blocco di rapporti giuridici del gruppo, come apprezzate e auspicate dal Congresso di Stato e dal Direttore di BCSM”. Il danno, conclude il Magistrato, non riguarda solo azionisti e consiglieri. “Esso è passibile di ridondare sull’intero sistema economico-finanziario sammarinese e sull’interesse pubblico generale che l’operato di BCSM deve perseguire”. Hai voglia a raccontarla Giorgetti e compagnia cantante! La verità è che secondo le ultime voci, Bcsm ora si stia concentrando proprio sull’Aqr, svalutando di fatto un po’ tutto quello che c’è da svalutare. E’ chiaro che se un immobile che vale 100, io lo faccio valere 1, il giochino diventa semplice. Ma torniamo alle motivazioni ipotetiche del commissariamento. E’ chiaro che i soci continueranno a combattere in Tribunale dove hanno già vinto due volte, per fare valere le proprie ragioni. Non vorremmo allora che quello che è valso per Asset, non valesse per altre banche. Perché è opinione comune che chi ha commissariato Asset, avrebbe dovuto prima commissariare anche altre banche. Ci sono banche di cui per esempio non si conosce l’esito delle ispezioni. Sarebbe bello che Banca Centrale ci dicesse pure questo. In particolare si chiede allo sceriffo che combatte da solo l’illegalità, come si è definito Savorelli, di riferire ai sammarinesi sulla questione Silo Molino Forno. Alla faccia della trasparenza! Ma vogliamo chiudere col sorriso, anche se non c’è nulla da ridere, con le esilaranti dichiarazioni di Celli – è il Segretario alle finanze di San Marino! – all’Anis, dove ha detto che “è necessario condividere le scelte strategiche per il Paese”. Il problema è che questo governo e questa maggioranza tirano dritto a testa bassa senza condividere un tubo: perché continuare a prendere in giro i sammarinesi dicendo una cosa e facendone un’altra?