AMAZON dice addio a San Marino, ma paga la Monofase per la merce bloccata’. Questa è solo la seconda puntata di una querelle che potrebbe diventare una telenovela. Il colosso internazionale dell’e-commerce ha tolto la piccola Repubblica dalla lista dei paesi nei quali effettua le spedizioni. Decisione presa da Amazon dopo il sequestro di tre bancali di merce avvenuta martedì scorso da parte degli agenti della Polizia Civile e i contatti che sono seguiti tra la segreteria di Stato alle Finanze e l’azienda di commercio elettronico statunitense con sede a Seattle. Alla base del sequestro e della scelta conseguente di abbandonare San Marino, il fatto che Amazon spediva sul Titano in esenzione di Iva e di Monofase, un’imposta sulle importazioni del 17%. Alla richiesta di adeguamento alle normative sammarinesi, Amazon inizialmente non ha fatto una piega. Questo prima del sequestro avvenuto qualche giorno fa. I TRE bancali di merce sequestrata si trovano ancora a San Marino, ma nel magazzino di Santarcangelo si trovano altri 1.600 pacchi che sarebbero dovuti essere consegnati in Repubblica e che sono stati stoppati’. Amazon ha pagato la monofase relativa ai tre bancali di merce sequestrati e anche l’imposta relativa alla merce che era già in fase di spedizione quando è stato eseguito il sequestro. Oggi la segreteria di Stato alle Finanze comunicherà ai clienti sammarinesi le modalità di ritiro. (…) Il Resto del Carlino
