La recente decisione del presidente statunitense Donald Trump di sospendere temporaneamente l’applicazione di nuovi dazi reciproci apre uno scenario di opportunità strategiche per i Paesi dell’Unione Europea – e, con essi, anche per la Repubblica di San Marino, parte dell’area doganale UE. A evidenziarne i potenziali sviluppi è American Chamber of Commerce in Italy (AmCham), che nel Titano è rappresentata dal Dott. John Mazza.
La sospensione dei dazi consente di avviare negoziati orientati alla costruzione di un quadro commerciale stabile e reciprocamente vantaggioso tra USA e UE. San Marino, grazie alla sua posizione unica e al sistema fiscale in fase evolutiva, potrebbe assumere un ruolo di laboratorio economico e normativo, anticipando soluzioni che in futuro potrebbero essere estese su scala più ampia.
Un modello di libero scambio e riforma fiscale
AmCham auspica un dialogo che vada oltre la semplice revisione dei dazi e punti con visione a lungo termine verso un accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, o persino una collaborazione strutturata con il NAFTA. Un traguardo ambizioso, ma realistico, sulla scia dell’intesa siglata il 6 dicembre 2024 tra l’UE e il MERCOSUR, che ha tracciato un nuovo paradigma per i rapporti economici globali.
Parallelamente, si evidenzia la necessità di intervenire sul sistema fiscale europeo, in particolare sull’IVA (VAT), che ancora oggi rappresenta un ostacolo burocratico e operativo per molte imprese. L’obiettivo: semplificare la struttura dell’imposta, avvicinandola al modello statunitense della sales tax, con vantaggi sia in termini di equità fiscale sia di contrasto a frodi ed evasione.
San Marino come laboratorio per una nuova fiscalità
Nel contesto di una possibile revisione del sistema europeo dell’IVA, la Repubblica di San Marino potrebbe giocare una partita chiave come territorio pilota. Secondo AmCham, il Titano ha le caratteristiche ideali per sperimentare l’introduzione graduale di una tassa sui consumi, andando oltre il sistema monofase attualmente in vigore.
L’idea sarebbe quella di ampliare l’ambito di applicazione dell’attuale Imposta Complementare sui Servizi, estendendola anche alla cessione di beni, e costruire così una base per un modello più moderno, trasparente e facilmente integrabile con il sistema americano.
“San Marino può essere banco di prova per soluzioni fiscali innovative che guardano all’efficienza e alla semplificazione” – sottolinea lo staff AmCham, che si rende disponibile per chiarimenti e approfondimenti al contatto: mazza@sanmarino.amcham.it.