San Marino. Amici che ascoltano e risolvono ce ne sono pochi … di Barbara Tabarrini

’Come può vivere una società senza l’ascolto e senza il fare? Non può vivere e se continuasse a farlo non durerebbe tanto.
E questo vale in tutti i settori. Anche a San Marino’.
Sono arrivati alcuni con sensi su whatsapp per l’articolo di ieri.
Poche righe per ognuno.
La maggior parte riferiti ai genitori che non ci sono più.
Ruotano tutti più o meno sull’ascolto, tutti commoventi devo dire. Ne è venuto fuori un quadro dove i genitori in quanto tali sono l’ancora di salvezza dei figli. Banale? Non credo. Quando hai la necessità di parlare, di sfogarti lo fai con un genitore, lo vai a trovare per cercare la persona che ti ascolta, un dialogo fra chi ha una necessità ed uno pronto a risolverla.
Amici e colleghi che risolvono ce ne sono pochi. Quasi nessuno. Chi li ha se li tiene stretti, è fortunato.
Chi i genitori non li ha più cerca disperatamente di sostituirli con qualcos’altro, con qualcun altro ma ahimè non succede spesso. C’è bisogno di persone che ascoltino, bisogna ordinarli ma purtroppo dalla casa madre ti rispondono ‘prodotto esaurito’.
Guardo quando posso la trasmissione di Qualcosa di personale di San Marino Rtv con la delicata conduzione di Monica Fabbri. In una di questa c’è stata un’ospite una donna conosciutissima a San Marino che ha parlato dell’ascolto ‘molte amiche vengono da me perché ascolto e quando posso faccio’ cioè risolve i loro problemi in quanto amica. Donna forte e decisa. Mi ha colpito in modo particolare ‘e non sono poche le amiche che mi vengono a trovare’. Altro esempio di questi giorni ‘Gianluca Vialli sapeva ascoltare e risolvere se poteva’, detto un po’ da tutti. Dote rara. Ascoltare e fare, un abbinamento dove un genitore ne è la sintesi perfetta. Come può vivere una società senza l’ascolto e senza il fare? Non può vivere e se continuasse a farlo non durerebbe tanto. E questo vale in tutti i settori. Anche a San Marino.
L’autoreferenzialità che prevede il non ascolto per antonomasia è la malattia più grave che mina gli equilibri, crea sfiducia e distacco dalla politica. Si bruciano fiducie riposte e rappresentano un costo elevatissimo per i cittadini con danni irrimediabili soprattutto per chi arriva politicamente dopo.
(continua)
Barbara Tabarrini