E’ di ieri la nota dell’Istat sulla situazione oltre confine dell’occupazione a fine giugno.
Variazioni lievi, statisticamente non rilevanti, se non per un dato: il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 44,2%, in aumento di 1,9% rispetto al mese precedente. Preoccupa l’incedere negativo e soprattutto la controtendenza rispetto a un provvedimento (il Jobs Act italiano) che avrebbe dovuto fornire almeno uno shock iniziale.
Resta un dato ben definito: negli ultimi dodici mesi il numero di disoccupati è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione del 0,3%. Una situazione che, nel bene e nel male, si riflette anche a San Marino. Ed è di questo che si è discusso ieri sera nella prima tornata della Festa d’Estate organizzata da Sinistra unita a Cailungo, sede tradizionale delle feste estive della sinistra di casa nostra.
Tema “Lavoro minimo di cittadinanza e cantieri aperti”. A trattare sull’argomento i partiti facenti parte del Tavolo Riformista (Su, Psd, Ps, C10 e l’indipendente di sinistra Denise Bronzetti). Su ha ripresentato ai sammarinesi il proprio progetto per una riforma degli ammortizzatori sociali. In sostanza si è trattato di un anticipo di quello che sarà, poi, il dibattito consiliare sul progetto che, tutto sommato, è ben accolto dai partiti riformisti seppure con alcuni distinguo tendenti, almeno da quanto scaturito dal dibattito, a migliorarlo, ovviamente in sostegno dei “lavoratori senza lavoro e dagli inoccupati”. Il tutto comunque senza trascurare gli aggravi per il bilancio dello Stato.
Sinistra Unita ha stimato la spesa attorno ai 750 mila euro annui. Il progetto sul lavoro minimo è in sostanza una rivisitazione di un altro, rimasto tale, sullo stipendio minimo di cittadinanza (C10). Chiave di volta del progetto, dunque, la necessità di riformare gli ammortizzatori sociali. Infatti gli attuali sono di breve durata e insufficienti a sostenere una situazione difficile creatasi dal perdurare della crisi.
Nel progetto di Legge c’è, infatti, anche la novità dei ‘cantieri aperti’ destinati a chi ha finito gli ammortizzatori sociali. Possibilità di usufruirne per 6 o 12 mesi, accessibili agli inoccupati o a chi è in cerca della prima occupazione. Possono entrare nel giro anche coloro coperti dagli ammortizzatori sociali. Possono gareggiare per ottenere appalti pubblici delle Aziende formando squadre di lavoro che potrebbero in futuro diventare anche attività imprenditoriali. (…) La Tribuna, GM Fuiano.