La TV di Stato sammarinese, SmTv, ha realizzato una esclusiva intervista a Biagio Bossone, già apprezzato presidente di Bcsm e oggi Presidente di Abs. Ebbene a quanto pare dopo Tribunale, tutte le categorie, sindacati, opposizioni e soprattutto cittadini, si apprende che persino Bankitalia di fatto censura il modus operandi di Banca Centrale di San Marino. Leggere per credere che cosa risponde Bossone alla domanda posta dal giornalista della SmTv. Questi qui vanno fermati al più presto:
?Torniamo a parlare di Npl: di recente il progetto elaborato da Abs per gestire i crediti deteriorati è stato apprezzato dal governato della Banca d’Italia Visco, nero su bianco, in una lettera pervenuta pochi giorni fa all’ex presidente di Abs, Matteo Mularoni. Ce ne può illustrare qualche passaggio? E secondo Lei, questo eleva Abs ad interlocutore privilegiato di Banca d’Italia?
“Questa lettera che il governatore Visco ha voluto inviare al mio predecessore, l’avvocato Mularoni, past-President dell’associazione, è il riconoscimento di uno sforzo fatto in un Paese che è un Paese amico di San Marino. Quindi l’Italia ci guarda con attenzione e la Banca d’Italia prende atto di una proposta molto complessa, e non soltanto ringrazia per l’invio di questa proposta, ma entra anche nel merito con passaggi molto articolati per sottolineare la bontà della proposta.
Quello che mi fa sorridere non è tanto che Abs possa essere interlocutore privilegiato di Banca d’Italia o viceversa, quanto che l’apprezzamento per questa proposta, e il riconoscimento stesso che essa esista, ci venga dalla Banca Centrale di un altro paese e non da quella del nostro Paese, mi consenta di dire “nostro” e di sentirmi parte di esso. Questo mi è sembrato un ulteriore vulnus che non ho potuto non osservare tornando a San Marino come presidente di Abs.
In questa lettera il Governatore Visco fa alcune osservazioni molto precise e oltre a ringraziare del rapporto ricevuto, indica anche che le strategie individuate appaiono sostanzialmente allineate con le prassi più volte auspicate da Banca d’Italia per la soluzione del problema degli Npl. Condivide la necessità di disporre di informazioni granulari, testualmente “fondamentali al fine di favorire lo sviluppo di un mercato delle partite anomale” – gli Npl – e aggiunge anche che in proposito la Banca d’Italia ha recentemente avviato una specifica rilevazione statistica per la raccolta di informazioni di dettaglio che si affianca – e questo lo sottolineo – al tradizionale assetto informativo disponibile nella Centrale dei Rischi nazionale. Faccio osservare che a San Marino ancora non esiste una Centrale dei Rischi: se ne parla da anni, dai tempi successivi alla mia dipartita da Banca Centrale. Allora le banche avevano qualche remora. Oggi sono d’accordo che una Centrale dei Rischi serva. Banca d’Italia ci dice che non solo serve una Centrale dei Rischi, ma servono anche altre informazioni dettagliate da affiancare alla Centrale dei Rischi. Noi a San Marino una Centrale dei Rischi non la vediamo ancora quindi in questo senso quello che dice Banca d’Italia va senz’altro nella direzione auspicata da Abs. E aggiunge anche alla proposta dell’associazione di legare alla cessione dei crediti deteriorati una forma di garanzia statale a supporto delle operazioni di cartolarizzazione, persegue obiettivi simili alla garanzia pubblica per la cartolarizzazione delle sofferenze utilizzate in Italia. Conclude dicendo che l’esperienza italiana mostra come sia necessaria l’adozione di una strategia complessiva, supportata anche da adeguati strumenti giuridici e fiscali e non si soffermi soltanto sulle gestione degli Npl che è esattamente la direzione nella quale va la proposta di Abs. Lo dico con grande orgoglio senza peraltro poter rivendicare il merito di questa proposta, perché ho contribuito in minima parte a questo studio che è molto ampio, articolato e complesso, merito dell’iniziativa del mio predecessore, ma che purtroppo è caduta nel vuoto. Perché dopo una magnifica manifestazione, quando è stato presentato, davanti a molte persone, in seguito è caduta nel dimenticatoio e il soggetto privilegiato che avrebbe dovuto riservare attenzione, non dico per recepirla, ma quanto meno osservarla, studiarla e prenderla in considerazione e reagire caso mai con controproposte, non l’ha fatto. Semplicemente ha fatto cadere la proposta nel vuoto”.