San Marino. Anche Caterina Morganti lascia il PSD. Riconsegnata tessera e presentate le dimissioni dalla Direzione

caterina morgantiRiconsegnare la tessera del Partito dei Socialisti e Democratici e dimettersi dalla direzione certo non fa notizia. Se ne sono andati tanti di compagni (di quelli delle file del vecchio Pc e di quelli socialisti) da questo Partito che, tuttavia, a ogni abbandono, continua a far finta che tutto vada bene.

Affannato a inseguire un governo che si allontana sempre più (tanto che sono note, anche ai più profani, le trame sotterranee per farlo cadere a vantaggio di altre frange cuscinetto di una Dc che salva sempre la poltrona, nonostante gli scandali) non si interroga sul disagio che provoca. La sua azione supina, la mancanza di una leadership coerente ancora supportata da una stretta cerchia che è quella di sempre, degli uomini (e donne) di sempre, quelli che hanno portato il Partito a perdere consensi e credibilità, e nonostante tutto ancora sono lì a dirigere mentre tutti gli altri sono stati emarginati, limita lo sguardo sul futuro e lascia spazio a chi si “arrabbatta” a tenere insieme gli affari di sempre.

E non si capisce neppure dove siano finiti quei partiti che difendevano la legalità e oggi, al governo, invece permettono che con la finanziaria si faccia il piano regolatore del centro storico.

Scelte che chiamano di sviluppo ma che lasciano ben comprendere l’intenzione di continuare sulla scia di affari e di investimenti che aprono la strada soltanto a nuove mafie escludendo completamente la popolazione dalla possibilità di investire sul proprio territorio perché già stato svenduto ad altri.

La finanziaria appena varata è una prova evidente che quegli affari non si possono toccare, né impedire.

I valori fondanti di una sinistra, che avrebbe dovuto pensare al futuro in termini di sostenibilità del territorio, di equità sociale, di tutela delle fasce deboli, di sviluppo culturale, sono azzerati, o tenuti a margine, nell’impegno del governo ad avviare un piano di sviluppo che si traduce in cantieri edili.

Il via al nuovo mega parcheggio al P2, inutile per il rilancio del centro storico che invece ha bisogno di altre soluzioni più colte e più appropriate alla Città Stato, così come un nuovo mega albergo al posto della scuola,le terme non fanno che prostituire il territorio all’affare di sempre. Questa non può essere l’idea di rilancio di un Paese che proprio perché in crisi dovrebbe invece essere in grado di esprimere contenuti nuovi e liberi da sospetto. “Se non sapremmo farci portatori di valori nuovi siamo perduti” l’ho sentito dire l’altro giorno da Renzi citando una frase di Luigi Einaudi. Certo lui parlava dell’Italia, ma anche questo Nostro piccolo Paese ha oggi più che mai bisogno di una politica di ampio respiro di recuperare una dignità e di costruire un sogno in cui i sammarinesi possano credere e si riconoscano perché sono loro, e non i governanti, a dare continuità allo Stato.

Un sogno che può essere possibile solo se si torna ad avere coscienza della realtà del territorio, della sua sovranità di Stato e delle sue dimensioni, una risorsa limitata da salvaguardare e da tutelare. (…) San Marino Oggi