Lo stradone cade a pezzi. Letteralmente.
La levata di scudi viene dagli esercenti della via principale di Città, sulla quale posano i piedi tutti i turisti che visitano San Marino. Tribuna aveva già segnalato a più riprese la situazione poco elegante che affligge la pavimentazione che apre le porte alla capitale ma ancora non vi è stato posto rimedio.
“E’ incredibile come le Istituzioni si preoccupino solo di quello che c’è dentro le mura -racconta un esercente dello Stradone- han- no fatto cambiare le vetrine, i tendaggi, hanno ripulito muri e ristrutturato le contrade di un centro storico patrimonio Unesco e qui, all’ingresso del paese la pavimentazione pare aver resistito a un bombardamento”.
Il problema si è posto quasi subito dopo la posa in opera delle lastre che in realtà sono destinate al calpestio pedonale, ma a San Marino si è pensato che avrebbero retto anche il traffico pesante, le manifestazioni rallystiche, i raduni di auto e moto e il passaggio della Mille miglia. Purtroppo così non è stato e il selciato è in pessime condizioni dovute anche alle numerose perdite d’olio prodotte dai mezzi d’epoca. Anche i pullman che lo percorrono quotidianamente contribuiscono a stressarlo più del dovuto. Soprattutto perchè, è una pavimentazione nata a uso pedonale e non carrabile.
Il segretario al Territorio dovrebbe mettere in agenda anche il recupero di questo pezzo di Città. La Tribuna
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