Nè governo d’emergenza nè straordinario, “se la maggioranza va in crisi si va a votare. Ma a mio parere si sta rimotivando. I segnali di ripresa economica ci sono e se il trend continua è difficile che la maggioranza collassi”. Questa la lettura politica del segretario del Partito democratico cristiano sammarinese, Marco Gatti, convinto dunque della bontà del lavoro fin qui fatto.
Di cui si cominciano a raccogliere i frutti. Per cui nessun tentennamento e avanti tutta. D’altronde, rimarca, “la Dc è un partito fortemente stabile e ha l’obbligo di aiutare gli altri a ragionare per la stabilità”. Insomma la maggioranza sta bene e non intende lasciare il passo. “Con Alleanza popolare e Noi sammarinesi lavoriamo insieme da anni.
Ed è molto positivo dopo tante divisioni operare per la massima unità. Se saremo in grado di rafforzare questa unità d’intenti il governo non potrà che averne benefici”. La liaison con il Partito dei socialisti e dei democratici è invece più recente, ma anche loro “possono garantire stabilità se sono in grado di gestire le loro dinamiche interne”.
Per il resto, aggiunge Gatti, la volontà di confronto da parte del Partito socialista sulla loro piattaforma programmatica è stata ben accolta: “Ci sono molto punti da approfondire”, ma nel rispetto dei propri ruoli.
Giovedì intanto si è tenuta la riunione del Consiglio centrale del Pdcs, con l’approvazione del codice etico proposto dalla direzione e la nomina di due nuovi membri, Fabio Righi e Giovanna Salvi, a conferma che il percorso di “forte” rinnovamento non si ferma. Percorso rivendicato dal segretario nella sua relazione. “La conferma- sottolinea- viene dalle nuove persone che decidono di impegnarsi”. Insomma la strada è tracciata, confermata dall’“importante” turn over nel gruppo consiliare. La riunione del “parlamentino” democristiano è servita anche a ribadire che “la politica deve dare risposte a Paese.
La magistratura deve andare fino in fondo alle vicende giudiziarie e la politica deve creare le condizioni per la ripresa”. Ora, sottolinea Gatti, si registra “un indice di inversione”, ci sono “segnali importanti di ripresa” con nuove attività che si insediano e nuovi occupati. Inoltre “imprese importanti ci stanno analizzando e confrontando il nostro sistema Paese con altre realtà quali Svizzera, Liechtenstein e Lussemburgo”, per decidere se vale la pena investire sul Titano.
Significa che “le scelte fatte vanno nella giusta direzione, ora dobbiamo essere pronti dal punto di vista amministrativo e burocratico”. Per questo, conclude Gatti, la Dc chiede al congresso di Stato “attenzione prioritaria alle richieste di insediamento sul territorio”. La Tribuna