Il Consiglio Centrale del primo partito di maggioranza si interroga sull’emergenza sanitaria aperta nella fase del post-referendum. il parlamentino del Pdcs, riunito giovedì sera, ha affrontato infatti l’esito del voto di domenica scorsa. Nell’intervento di apertura dei lavori, il segretario Marco Gatti “ha riconosciuto nel voto una forte richiesta della cittadinanza a rispondere alle attuali necessità del Paese – spiega una nota di via delle Scalette – e ha richiamato a un’azione più determinata da parte del governo e della maggioranza mirata allo sviluppo”.
Diversi sono stati poi gli interventi dei componenti del consiglio centrale che hanno espresso solidarietà al segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni. A riguardo inoltre “si è sottolineata la necessità di rispondere all’antipolitica e agli attacchi spesso personali e denigratori – prosegue la nota – con un’azione energica e un forte richiamo ad operare in maniera corretta e onesta in ogni ambito dell’’amministrazione”. Quindi, si è discusso delle conseguenze della vittoria dei sì ai referendum che hanno abrogato due provvedimenti normativi in ambito sanitario e previdenziale.
“Al fine di mantenere qualità e gratuità del servizio sanitario pubblico – sottolinea il testo – il Pdcs chiede al governo di effettuare un’analisi approfondita per far fronte all’attuale emergenza scaturita per l’iss dopo l’esito referendario”. Emergenza che, secondo il primo partito di maggioranza riguarderebbe sia “la permanenza a San Marino del personale medico proveniente dall’italia”, sia “la copertura di nuove entrate derivanti dalla libera professione sanitaria, ora venute a meno”. (…) San Marino Oggi