Il tempo stringe ma la cittadinanza potrebbe non arrendersi senza combattere contro la decisione del governo di abbattere 15 alberi antichi in via Paolo III. A denunciare per primo le intenzioni della Segreteria al Territorio era stato Giornale sm che dopo l’incontro di martedì, dove Michelotti ha parlato in pubblico per illustrare il progetto, ha scritto:
“Solo cinque giorni prima è stato dato conto alla cittadinanza di quanti alberi e dello sfacelo che si sarebbe fatto in Via Paolo Terzo: ben 15 piante antiche verranno tagliate per far posto ad un marciapiede in stile supermercato che non sarà utilizzato e per giunta anche in salita per un costo di circa 300.000 euro. La proposta di Gironalesm di predisporre, con un costo notevolmente minore, un ascensore per i disabili e per le carrozzine nemmeno preso in considerazione. Da ben 8 mesi la Giunta richiedeva un incontro con la cittadinanza per parlare con la gente del luogo ed i residenti delle problematiche relativamente al progetto del nuovo marciapiede. L’incontro è stato fatto solo 5 giorni prima probabilmente per far in modo di non essere ostacolati nel compiere questo scempio che nessuno vuole. Ma, invece, i residenti capitanati dall’Associazione Porta del Paese hanno intenzione di raccogliere in questi pochissimi giorni le firme e portarle in visione alla Reggenza. Chi deve decidere devono essere i residenti e non i burocrati ed i politici a cui sembrerebbe poco importi del nostro amato ed antico verde. Chi salva un albero salva il mondo!”
Repubblica Sm