Ancora medici in fuga
“Alcuni reparti rischiano la chiusura. Ospedale verso il collasso. A fronte di un fabbisogno stimato in sei medici oltre al primario, il reparto di cardiologia del nostro ospedale può contare su quattro cardiologi che dal 24 giugno resteranno due”.
Non si ferma purtroppo la fuga dei medici dal nostro ospedale. Martedì scorso hanno rassegnato le proprie dimissioni due cardiologi, Zavatta e Bertelli, ieri un pediatra, la dott.ssa Romani.
Mentre risale a poco tempo fa la notizia che non verrà rinnovato l’incarico al primario di ortopedia Arcangeli che si dice, anche se per il momento in via soltanto ufficiosa, sarà sostituito da Ponziani.
“Per ciò che concerne la cardiologia – ha detto il Consigliere del Pdcs Stefano Canti – le dimissioni di due medici vanno considerate alla stregua di un fatto grave, anzi gravissimo. Va detto infatti che il fabbisogno stimato per quel reparto è di sei medici oltre al primario che non dà la reperibilità. Prima delle dimissioni i medici erano non sei ma quattro e dal 24 giugno saranno addirittura due più il primario.
Si va così piano piano verso il collasso di un reparto che ai tempi del dott. Marinelli era considerato una vera e propria eccellenza. Ad oggi invece ci sono lunghissime liste di attesa che vanno dai quattro ai cinque mesi. Problemi che è facile prevedere come andranno sempre più aggravandosi.
Rimane irrisolto il problema legato al fatto che i medici che lavorano nel nostro ospedale non hanno alcuna garanzia di stabilità al contrario di quanto invece accade nella vicina Italia. Di queste criticità si sta parlando da oltre un anno ma le risposte continuano a non arrivare.
Sarebbe invece utile capire che cosa sta facendo in merito il direttore delle attività sanitarie e socio sanitarie che poi è anche direttore del dipartimento ospedaliero. E questo perché il comitato esecutivo non ha ancora provveduto a nomina- re qualcuno che vada a ricoprire quel ruolo che peraltro non è l’unico vacante considerato che ad oggi manca anche il direttore del dipartimento prevenzione, al momento ricoperto dal direttore generale Andrea Gualtieri”.
Temi cari al Pdcs questi e sono infatti in arrivo alcune interrogazioni volte proprio a far luce su questioni che a ben vedere non sono di poco conto. La RepubblicaSM