San Marino. ANDARE AVANTI CON SERIETÀ? Risolvete il problema Asset!

Stefano Canti (Dc): “Negli ultimi due anni si è fatto di tutto per evitare il dissesto di banca CIS. La stessa cosa non è successa per Asset Banca. L’intervento di risoluzione di Banca CIS è stato necessario perché i soci hanno dichiarato di non voler versare le somme necessarie per risanare il buco mentre, per Asset, guarda caso (che probabilmente si poteva salvare) i soci chiedevano poter ricapitalizzare la Banca ed il Governo invece ha tirato dritto per chiudere quella Banca”.

C’è un tema che è diventato ormai il tema dei temi. Non basta più arrivati a questo punto ammettere gli errori ma è estremamente cruciale porvi rimedio. Ne ha parlato in un lucido intervento il consigliere della Dc Stefano Canti che intervenendo in comma comunicazioni ha precisato cose a nostro avviso non inessenziali.

“Ascoltando gli interventi dei colleghi di maggioranza – ha detto Canti – molti purtroppo continuano a sostenere che Adesso.sm ha il merito di aver affrontato i problemi da tempo ignorati; abbiamo sentito chi sostiene – e verrebbe anche da piangere ascoltando certi passaggi – che avrebbero portato via la polvere da sotto il tappeto e persino qualcuno che sostiene che Adesso.sm avrebbe pure governato bene.

L’ordine del giorno delle opposizioni

Vorrei partire dall’intervento di Bevitori. Il collega Bevitori

ha detto che “dobbiamo guardare avanti con serietà”. Bene, guardiamo avanti con serietà. Ma serietà vuole anche dire, riconoscere gli errori commessi. Questo passaggio è stato interamente saltato. I problemi c’erano, questo lo riconosciamo ma di fronte ai problemi in questi ultimi due anni sono state fatte scelte sbagliate. Questo lo dobbiamo dire. Non si deve gridare allo scandalo se la Democrazia Cristiana scrive in un comunicato che questo Governo ha contribuito alla situazione di dissesto del Paese. Perché è cosi. Non serve ricordarne i passaggi, essi sono ancora nella memoria di tanta gente: la chiusura di Asset Banca, il bilancio di Cassa di Risparmio, la svendita dei crediti Delta. Negli ultimi due anni si è fatto di tutto per evitare il dissesto di banca CIS. La stessa cosa non è successa per Asset Banca. L’intervento di risoluzione di Banca CIS è stato necessario perché i soci hanno dichiarato di non voler versare le somme necessarie per risanare il buco mentre, per Asset, guarda caso (che probabilmente si poteva salvare) i soci chiedevano di poter ricapitalizzare la Banca ed il Governo invece ha tirato dritto per chiudere quella Banca. Due situazioni e due comportamenti differenti.

Asset Banca si poteva salvare e si è fatto di tutto perché ciò non avvenisse; per Banca CIS si è cercata ogni soluzione per evitare la Lca. Per Asset banca si è addirittura violata la regola del deposito garantito no ai 100 mila euro e ancora non è stata data una risposta alle obbligazioni. Per Banca CIS si è posto a carico dello Stato quanto necessario per consentire ai risparmiatori di ottenere no ai 100 mila euro di garanzia, perché due pesi e due misure?

Chi decideva le sorti di Asset Banca? Non è ora, colleghi di maggioranza, di fare qualche riflessione in coscienza sui vostri errori? Noi pensiamo ci siano più errori e per questo abbiamo sempre chiesto la Commissione d’Inchiesta su Confuorti”. Il consigliere Canti ha poi proseguito il suo intervento riconoscendo che alcune forze politiche all’interno della maggioranza avrebbero effettivamente manifestato la volontà di un cambiamento. Alle parole però – ha chiesto con forza Canti – dovranno seguire i fatti. “Sì alle azioni di responsabilità nei confronti di chi ha creato il dissesto di Banca CIS ma Sì anche alle azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici di Banca Centrale”.

Le azioni di responsabilità di cui in tanti vorrebbero intestarsi il merito, come ha chiarito il consigliere di Rete Elena Tonnini, non vengono portate avanti dalla politica. Per questo motivo tutte le forze di opposizione hanno chiesto un segnale concreto che dia la misura della volontà di andare avanti – non solo a parole – nel solco già tracciato presentando un ordine del giorno per dare mandato al Governo di costituire immediatamente l’Ecc. ma Camera parte civile nei procedimenti penali, ancorché in fase di istruttoria, nei confronti di tutti gli indagati per i fatti afferenti alle vicende di Banca Cis e di richiedere nei confronti degli stessi i sequestri cautelativi previsti dall’art. 145 del Codice Penale”.

La RepubblicaSM