Persiste la sensazione di trovarsi non nella più Antica Repubblica del mondo, ma alla sagra di paese, dove si fa a gara a chi la spara più grossa.
Proviamo ad utilizzare un esempio “scolastico” per rappresentare le cose.
Immaginiamo che tutti abbiano avuto un compagno di classe un po’ lazzarone, svogliato e che le pensava tutte, ma proprio tutte, per svicolare dai suoi impegni di studio.
Spesso l’identikit coincideva con un tipo “furbo”, non certo intelligente, con la propensione per la “balla” rifilata in tutte le salse.
Questo ipotetico studente piuttosto che mettersi sui libri e fare i compiti, utilizzava il suo “talento” per cercare di aggirare l’ostacolo, inventando storie strampalate, scervellandosi per copiare da quello o quell’altro. Tanto che guardandosi indietro oggi, è magari portato a pensare – con un po’ di rammarico – che avrebbe fatto meno fatica facendo il proprio dovere, piuttosto che sprecare risorse e faticare per “fregare” la maestra. Rendendosi così conto di avere preso in giro solo se stesso.
Speriamo di avere fatto comprendere ai lettori il quadro nel quale ci troviamo oggi sul Titano, nel leggere e sentire parlare di monorotaie e adesso persino di dirigibili!
Tutto per non affrontare i reali problemi, per non guardare in faccia a una realtà sempre più cupa.
Risolvete il caso targhe! Mettete a posto il comparto bancario e giudiziario! Solo per dirne un paio. Altro che pensare alle “pataccate”. San Marino ha bisogno di fatti e appare piuttosto evidente che gli attori in campo abbiamo ormai perso definitivamente la bussola.
La RepubblicaSM