ANIS: “Bene il collocamento di 340 milioni di titoli di Stato, ma è solo il punto di partenza. Insieme ai 150
milioni del prestito ponte, ora ci sono le risorse per realizzare le attese riforme, anche per rendere
sostenibile il debito pubblico: non si può più esitare, dobbiamo costruire, tutti assieme, il Recovery Plan
di San Marino”.
La notizia diramata ieri dai Segretari di Stato agli Esteri e alle Finanze riguardante il collocamento di 340
milioni di euro in titoli di Stato sul mercato internazionale è positiva, ma rappresenta comunque un punto
di partenza: se consideriamo infatti il prestito ponte da 150 milioni di euro, il Paese ha a disposizione quasi
500 milioni per rilanciarsi, partendo dalla realizzazione di tutte quelle riforme che attendiamo da anni. Ora
ci sono le risorse per realizzare tutto quanto, dal piano vaccini all’IVA, dalle pensioni alle infrastrutture
modernizzatrici, non ci sono più scuse per rallentare questo processo di cambiamento, in funzione di una
maggiore stabilità del sistema e, parallelamente, del recupero di credibilità e di competitività della nostra
economia.
Siamo ben consapevoli delle criticità che si protraggono da troppo tempo e che hanno generato, anche in
questo frangente, le difficoltà inerenti al collocamento sui mercati dei primi titoli di Stato sammarinesi.
Rating finanziario molto basso, conti pubblici in rosso, economia in contrazione: tutte problematiche che si
sono poi tradotte in tempi più lunghi del previsto e in un rischio emittente prezzato al 3,25%.
Il primo obiettivo, quindi, è rendere sostenibile questo nuovo debito e il pagamento degli interessi
corrispondenti. Per questo motivo, ci aspettiamo un cambio culturale importante nell’approcciarsi a
qualsiasi intervento: si deve uscire dalla logica della spesa corrente – che se non verrà ottimizzata e
revisionata al meglio continuerà a essere improduttiva – per entrare in quella degli investimenti. È da tali
interventi, infatti, che si possono e si devono generare sia risparmi, sia nuove entrate derivanti da un
rilancio dell’economia, che è l’altro obiettivo principale. Inoltre, occorre agire con determinazione su tutti i
fronti per recuperare risorse sottratte alla collettività dalle varie crisi e non solo delle banche: risorse che,
fino ad oggi, sono state poste unicamente a carico dello Stato e quindi di tutti noi.
Le riforme, unite agli interventi prioritari sul Bilancio dello Stato e sul sistema bancario, oltre
all’accreditamento internazionale e in particolare con Italia e Unione Europea, devono guidare l’azione del
Governo e di tutto il Paese, in un grande progetto di stabilità e rilancio del sistema economico di San
Marino, finalmente nell’ottica della sostenibilità, che è la direzione intrapresa dai Paesi più evoluti: deve
essere questo, in pratica, il nostro Recovery Plan!
ANIS