La nostra Associazione è da sempre in prima linea per stimolare e agevolare l’ammodernamento di tutto il
sistema Paese, dalle infrastrutture così come delle normative, permettendo a tutti coloro che vivono,
lavorano oppure operano come imprese a San Marino di avere le stesse opportunità e le stesse tutele che
hanno i cittadini dei Paesi più virtuosi.
A maggior ragione lo è per quanto riguarda la sostenibilità, un valore universale che oggi guida giustamente
tutte le decisioni a livello nazionale e internazionale, sia che riguardino l’ambiente, sia la società che
l’economia.
È in tale contesto, viste le notevoli criticità riscontrate nell’ambito dei rifiuti, che il Congresso di Stato con
delibera n. 36 dell’11 febbraio 2020 ha deciso di aggiornare il Codice Ambientale per introdurre maggiori
tutele nei confronti dello Stato allineandosi agli standard internazionali.
Su questo fronte, la nostra Associazione, come sempre avviene, ha aperto un confronto con le Istituzioni
competenti, in primis con la Segreteria di Stato al Territorio allargando la discussione anche ad altre criticità
comunque collegate al Codice Ambientale, dalla plastica alla zonizzazione acustica.
Sui temi specifici, si è lavorato nei mesi successivi con la Segreteria al Territorio per costruire un nuovo
testo normativo, tenendo conto sia degli aspetti tecnici, sia della situazione esistente.
Purtroppo pochi mesi dopo, il 22 febbraio, è stato invece emanato il Decreto Delegato n. 25, contenente
disposizioni ben diverse da quelle su cui si era trovata una sostanziale condivisione ed anche
inaspettatamente sullo scarico delle acque reflue industriali in acque superficiali, su cui invece erano ancora
in corso le verifiche tecniche.
La nostra Associazione, dopo aver palesato tramite missiva formale al Governo tutta la propria contrarietà
per questa forzatura – nel merito e nel metodo -, ha quindi aperto un nuovo confronto con le Segreterie
competenti, cercando un punto di equilibrio capace di coniugare la tutela dell’ambiente e la salute dei
cittadini con il superamento della situazione di grave incertezza che si è venuta a creare per le attività
produttive.
Per questo motivo e ribadendo il ruolo che è proprio di ANIS, essendo prossima la ratifica di tale Decreto, la
nostra Associazione si è attivata nelle sedi competenti, incontrando anche gli esponenti della maggioranza,
per far comprendere l’urgente necessità di apportare una serie di indispensabili aggiustamenti, nell’ottica
di contemperare il prosieguo delle attività produttive con l’esigenza della tutela dell’ambiente.
Corre l’obbligo di ricordare che il settore manifatturiero è oggi traino e sostegno dell’economia del Paese,
contribuendo alla formazione del PIL per il 32% ed essendo quello che maggiormente assorbe l’occupazione
residente. Per questo occorre un confronto continuo e leale affinché le nuove norme non introducano
obblighi a sorpresa per le imprese esistenti o creino ostacoli al potenziale insediamento di nuove aziende.
Nello specifico, in riferimento al rispetto dei differenziali acustici, è indispensabile considerare che negli
anni si è venuta a creare una situazione che oggi vede le zone residenziali adiacenti ai siti industriali che già
preesistevano, quindi è imprescindibile una soluzione di compromesso in particolare per le aziende che
lavorano a ciclo continuo.
In riferimento agli scarichi industriali, invece, quella del divieto assoluto è stata una scelta unilaterale
nonostante fosse stato richiesto alle aziende di dotarsi dei depuratori, investendo risorse cospicue.
La preoccupazione delle imprese manifatturiere è molto alta perché un’azione di questo tipo, senza
confronto e basata su divieti assoluti e in pratica retroattivi, non va nella direzione dello sviluppo
economico che tutti auspichiamo, venendo meno le certezze e la fiducia nel sistema da parte di chi, anche
con capitali propri, deve investire o continuare a investire nel nostro Paese.
Anche in questa occasione, quindi, ANIS tutelerà le imprese che rappresenta in tutte le sedi, continuando a
confrontarsi con il Governo in carica, mantenendo quella posizione di equidistanza che ha tenuto nei
confronti anche di quelli precedenti. Le illazioni e le strumentalizzazioni politiche non ci interessano, siamo
invece totalmente e quotidianamente impegnati, a tutti i livelli, perché San Marino diventi un Paese più
virtuoso e più competitivo.
ANIS