San Marino. ANIS esprime compiacimento per il recepimento e attuazione del Regolamento (Ue) 2023/1115 (EUDR) 

ANIS tiene a ringraziare sentitamente tutte le Segreterie di Stato coinvolte, inclusi i  

relativi staff che hanno lavorato alla stesura del testo, per aver colto le nostre  

sollecitazioni così come il Consiglio Grande e Generale per aver approvato  

all’unanimità, con procedura d’urgenza, il recepimento del regolamento EUDR il cui  

obiettivo è quello di contrastare la deforestazione e il degrado forestale globale e si  

applica a una vasta gamma di prodotti, tra cui legno, carta, gomma, carne bovina,  

cacao, caffè, soia, olio di palma. Il recepimento di tale regolamento con il quale la  

nostra normativa viene armonizzata con quella dell’Unione Europea è la  

precondizione per poter instaurare un dialogo con la Commissione Europea e  

provare ad ottenere che San Marino, nelle more della sottoscrizione ed entrata in  

vigore dell’Accordo di Associazione, possa essere assimilato ad un Paese membro  

non venendo considerato quale paese extra Ue.  

Poter essere equiparati alle imprese dei Paesi membri è indispensabile per evitare  

che i nostri clienti vengano considerati “primi importatori” con le conseguenze in  

termini di adempimenti e soprattutto di responsabilità che non dovrebbero  

assumersi se comprassero da fornitori UE. I tempi per raggiungere questo risultato  

sono stretti, perché è vero che l’applicazione del regolamento decorrerà dal 30  

dicembre 2025 ma occorre considerare che le dinamiche commerciali anticipano  

già oggi gli ordini e le commesse per cui il via libera europeo per il riconoscimento  

delle nostre imprese sarebbe auspicabile avvenisse entro il prossimo mese di  

settembre. 

Di fatto ciò che si andrà a chiedere alla Commissione Europea è di anticipare quello  

che accadrà una volta che l’Accordo sarà entrato in vigore, tenendo anche conto  

che San Marino è già stata inserita nella lista dei Paesi a basso rischio e ha un  

Accordo di Unione Doganale che garantisce già una serie di controlli sulle  

importazioni, in questo caso di materie prime. Diversamente le nostre aziende  

potrebbero essere costrette a trasferire l’attività oltreconfine con le gravi  

conseguenze del caso, in termini sia economici che occupazionali. 

Confidiamo pertanto che il lavoro diplomatico della Segreteria di Stato Affari Esteri  

e del Dipartimento Affari Esteri dei prossimi giorni possa consentire alle imprese  

sammarinesi di competere a pari condizioni con quelle europee. 

San Marino, 17 luglio 2025