INDUSTRIALI: PRIMO MINISTRO ANCHE A S. MARINO PER FARE RIFORME (DIRE) San MARINO, 22 set. – Per Anis è il momento giusto per istituire un primo ministro quale “garante al programma di governo”. L”associazione della grande industria del Titano, per voce dei suoi vertici- il presidente Stefano Ceccato in primis- in un incontro con i cronisti con al centro le proprie proposte in vista delle elezioni anticipate, chiede a chi si candida a governare il Paese di imprimere un’accelerata alle riforme che in questa legislatura non sono state portate a termine, malgrado gli annunci. E l”asso nella manica che può scongiurare l”immobilismo e allo stesso tempo rappresentare “un interlocutore tra aziende e politica”, ma anche “la nazione all’estero” viene individuata nella figura del premier, ad oggi non compresa tra le istituzioni sammarinesi. Ceccato, affiancato dal vicepresidente Neni Rossini e dal segretario William Vagnini, spiega l”intento dell”Associazione Nazionale Industria San MARINO“vogliamo dare un nostro contributo al dibattito politico in termini propositivi di idee e visioni del futuro”. Cosi” anticipa che gia” nei prossimi giorni questi punti saranno illustrati alle forze e coalizioni che si candideranno, in modo che ne possano tenere conto nei loro programmi elettorali. “Ci sono scelte strategiche non più rinviabili per San MARINO e il suo benessere”, puntualizza Ceccato. Il numero uno di Anis invita quindi chi ambisce a guidare il Paese a “ragionare come sistema organico, integrato e con un obiettivo comune- continua- non come fino ad oggi, per compartimenti stagni e con una politica a breve termine”. San MARINO ha per Anis “tanti punti irrisolti”: primo fra tutti la questione degli accordi per dazi e barriere, quindi il T2. “E” un problema che ci penalizza rispetto alle vendite dei Paesi Ue- spiega- mentre uno strumento come Iva ci permetterebbe di operare”.
E proprio la riforma Iva-Igc, presente nel programma del precedente esecutivo, non e” stata portata a termine, come del resto anche la riforma della Camera di commercio, quelle del mercato del lavoro e delle pensioni, sottolineano da Anis. Proprio per ovviare alla mancanza di chiarezza e di coraggio nel produrre interventi che “possono anche scontentare qualcuno”, ma che restano indispensabili, l”associazione propone l”istituzione di un primo ministro sammarinese. “Una figura con questo ruolo e” fondamentale- sottolinea Vagnini- perchè il Paese deve seguire in maniera decisa una linea, un progetto, con lungimiranza”. Altra riforma sollecitata con urgenza e” quella della Camera di commercio che è già pronta, spiegano gli industriali, ma e” stata bloccato e messa “nel cassetto”. L”ente chiamato a promuovere il Paese all’estero va infatti “potenziato e reso autonomo economicamente”. Le riforme citate sono indicate come priorità: “Non fare e stare fermi- conclude Ceccato- è penalizzante per le imprese e per l”intero Paese”. Dire.it