SAN MARINO. ANIS: presentazione della relazione sull’andamento delle aziende associate anis 2020 con i primi indicatori sul 2021 e 2022

 

 

ANIS: “Le analisi del nostro Osservatorio confermano il ruolo trainante del  manifatturiero, ma anche l’attenzione che merita per essere messo nelle stesse  condizioni di competitività degli altri Paesi. Soprattutto per affrontare le sfide  impreviste conseguenti alla pandemia e al conflitto in Ucraina” 

Si è svolta giovedì mattina la presentazione delle analisi dell’Osservatorio ANIS  sull’andamento congiunturale delle aziende associate nel quadriennio 2017-2020,  arricchito in questo caso sia dai primi indicatori sui bilanci del 2021 che ancora non sono  ufficiali, sia da alcune prospettive sul 2022, il cui scenario è caratterizzato purtroppo dal  conflitto in Ucraina, che ha enfatizzato le difficoltà di approvvigionamento di materie  prime già presenti a fine 2021 e fatto esplodere i costi degli energetici. 

Alla presenza delle Istituzioni, di diversi imprenditori e delle organizzazioni sindacali, il dott.  Simone Selva, che cura fin dall’inizio l’Osservatorio ANIS, ha illustrato i risultati delle analisi  sui bilanci dell’ultimo quadriennio disponibile, ricordando la metodologia utilizzata e  specificando che il campione di aziende analizzato è composto da 218 imprese che insieme  rappresentano quasi il 98% dei ricavi e del costo del personale delle 275 imprese associate. Concentrandosi solo sui dati aggregati del 2020, l’anno del lockdown e dell’inizio della  pandemia, si nota che i ricavi sono diminuiti di poco meno dell’8% rispetto al 2019 (quando  erano invece cresciuti dell’1,65%), ma molto meno rispetto alle previsioni che invece  prefiguravano un calo quasi doppio. Una riprova della resilienza del comparto  rappresentato dalle aziende ANIS, che è motivata anche dai continui investimenti operati  da parte delle imprese nel corso degli anni: nel 2020 gli investimenti sono in effetti scesi da  109 a 73 milioni di euro, ma rappresentano comunque la volontà e la fiducia degli stessi  imprenditori nelle proprie aziende, anche in momenti di difficoltà oggettiva come quelli  vissuti nei primi mesi della pandemia. Altro dato emerso dalle analisi è l’aumento della leva  finanziaria media, sintomo di una nuova necessità di liquidità che non era stata avvertita in  passato, comunque compensata anch’essa dalla storica capacità di finanziarsi con risorse  proprie delle aziende associate. Leggermente diminuito, invece, il costo del personale  rispetto al 2019, che comunque mantiene un trend di crescita nel quadriennio a  dimostrazione della grande propensione delle aziende associate ANIS ad assumere sempre  nuove professionalità per acquisire le competenze che servono per svilupparsi. 

Come fatto già durante il primo lockdown, l’Osservatorio ANIS ha implementato la propria  attività, sottoponendo alle aziende associate ulteriori questionari per avere indicatori  anche sui bilanci in corso, come è il caso di quello del 2021, sia per costruire delle  prospettive quanto più attendibili per il futuro, ovvero per il 2022. Lo scenario che ne è  emerso è di una crescita nel 2021 sia nei ricavi che nella marginalità, ma non in tutti i  settori. Mentre è forte la preoccupazione per l’aumento dei costi energetici e delle materie  prime, che hanno caratterizzato sia la fine del 2021 che questi primi mesi del 2022, come  confermato anche dall’ulteriore questionario somministrato alle aziende allo scoppio del  conflitto tra Russia e Ucraina. 

“Tali analisi”, ha commentato infine la Presidente Neni Rossini chiudendo i lavori,  “riportano una fotografia puntuale del sistema economico, in cui l’economia reale che ci  onoriamo di rappresentare continua ad essere l’asse portante, sia per quanto riguarda  l’occupazione, sia lo sviluppo, con i suoi continui investimenti in territorio. La pandemia  prima e la guerra poi hanno creato tensioni e destabilizzazioni sui mercati, ma sono  variabili esterne che non potevamo prevedere né su cui i singoli Paesi possono incidere.  Quello che il nostro Paese invece può fare, e per questo ci appelliamo alla politica e alle  altre parti sociali qui presenti, è di permettere al sistema imprenditoriale di operare al 

meglio: regole certe e certezza del diritto, ma anche, almeno le stesse condizioni di  

competitività che hanno le imprese degli altri Paesi con cui ci confrontiamo ogni giorno sui  

mercati”. 

A questo link è possibile scaricare il documento completo: https://www.anis.sm/wp 

content/uploads/2022/04/Osservatorio-ANIS-2021.pdf