Nel quadro delle celebrazioni dantesche, lunedì 18 ottobre presso l’Ambasciata d’Italia viene
inaugurata dall’Ambasciatore Sergio Mercuri e dal Segretario di Stato alla Cultura Andrea
Belluzzi la Mostra “1321-1921-2021: Un mirabile inferno. Iconografia e scrittura della Divina
Commedia”. L’esposizione sarà aperta a visite guidate fino al 15 dicembre
(segreteria.sanmarino@esteri.it).
La raccolta spazia dai manoscritti trecenteschi alla Graphic Novel contemporanea. L’esposizione,
curata da Maria Giovanna Fadiga d’intesa con gli Istituti culturali, corona una serie di
conferenze, letture, proiezioni e mostre che il Comitato organizzatore, promosso dalla Segreteria
alla Cultura di San Marino, col sostegno dell’Associazione Dante Alighieri, ha realizzato durante
l’intero anno del Settecentenario.
– Le sedici tavole dell’Inferno del pittore Amos Nattini sono gli originali conservati presso
la Biblioteca della Farnesina, donati nel 1927 a Dino Grandi Sottosegretario agli Esteri nel
quadro del progetto di edizione monumentale della Divina Commedia. L’opera, esempio
della migliore iconografia del secolo scorso, concepita per la celebrazione del sesto
Centenario dantesco del 1921, fu completata solo nel 1939 e riscosse grande successo in
ambito nazionale ed internazionale.
– I manoscritti danteschi miniati esposti sono tredici esemplari dei circa trenta codici
esistenti nel mondo, ed editi in versione facsimilare da prestigiose case editrici italiane del
settore.
– Completa il quadro l’opera contemporanea dell’artista newyorkese George Cochrane, con
la sua versione in stile graphic novel della Divina Commedia edita a San Marino, moderno
connubio di scrittura e immagini.
– In parallelo, presso la Biblioteca di Stato a Palazzo Valloni, verranno esposti fino al 6
novembre i frammenti pergamenacei della Divina Commedia ritrovati nelle legature delle
raccolte notarili dell’Archivio di Fossato di Vico (PG). Datati la metà del XIV secolo,
testimoniano il tracciato della diffusione dell’opera di Dante lungo l’area marchigiano – romagnola e richiamano i più noti e preziosi frammenti ora in esposizione presso il Museo
di San Francesco nella Mostra Foco mettesti , denominati “Chiose Ambrosiane”
consentendo un parallelo visivo e storico di estremo interesse. Il prestito è stato reso
possibile dal Dirigente della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria
Giovanna Giubbini.
– Il restauro delle illustrazioni e l’intervento di recupero dei Frammenti sono stati realizzati
dall’Istituto Centrale di Patologia degli Archivi e del Libro (ICPAL) diretto dal
Direttore Generale del Ministero della Cultura Mario Turetta, grazie alla Convenzione
conclusa con il Ministero degli Affari Esteri per la cura del patrimonio archivistico e
librario.