SAN MARINO. APAS: CACCIA AL CINGHIALE, ATTIVITA’ CRUDELE E PERICOLOSA PER TUTTI

In merito alla segnalazione relativa alla braccata al cinghiale svoltasi nella giornata di ieri al confine tra Fiorentino e Valle Sant’Anastasio, l’Associazione Sammarinese Protezione Animali (APAS) esprime ancora una volta la propria contrarietà alla caccia al cinghiale, ritenendo la pratica delle braccate soprattutto, un metodo sanguinario, crudele, pericoloso per le persone, per i cani utilizzati a fronteggiare i cinghiali accerchiati, ed inefficace a contenerne il numero. La segnalazione della Signora residente a Valle Sant’Anastasio mette in luce l’aggressività che dietro a tale pratica disumana si cela, aggressività rivolta anche verso le persone, che durante la braccata, su pretesa assurda dei cacciatori dovrebbero arrestare le proprie attività per non “disturbare” quella dei braccatori! Non solo, tutto diventa lecito, ad esempio sconfinare in proprietà privata, fuori confine di Stato, appendere cartelli della braccata sulle recinzioni delle abitazioni e così via. L’APAS non può che stigmatizzare tali comportamenti, frutto di una mentalità retrograda che rifiuta di aggiornarsi e di recepire non solo il rispetto della vita in senso lato, considerando soluzioni non cruente per il contenimento del numero dei cinghiali ma anche il rispetto della privacy e della libertà altrui, diritti che i cacciatori regolarmente calpestano.