Non si rassegna chi uscito dalla porta di banca Cis pretende ora di rientrare dalla finestra.
E ha del clamoroso che dopo che Bcsm, in seguito ad approfondite analisi che hanno richiesto molti giorni di lavoro, ha detto no alla proposta dell’investitore che senza i soldi necessari e senza averne i requisiti voleva comprarsi l’istituto, quello stesso investitore abbia presentato una nuova offerta.
L’obiettivo di prendere tempo e mettere sotto pressione Bcsm accusandola di colpe evidentemente non sue appare ogni giorno più chiaro.
E starebbe anche creando parecchio nervosismo all’interno del governo dove qualcuno avrebbe di nuovo minacciato di dimettersi e di nuovo sarebbe stato fermato con promesse e dichiarazioni di intenti addirittura diffuse a mezzo stampa.
E’ ovvio che un investitore che avesse i soldi necessari per risolvere i problemi di banca Cis sarebbe la soluzione ideale per tutti, a partire da Bcsm dove invece si sta correndo contro il tempo per scongiurare gli scenari peggiori.
Dare la possibilità a investitori senza requisiti di accedere alla banca metterebbe a rischio anche gli asset buoni dell’istituto, aprendo la strada a una nuova voragine per far fronte alla quale le spalle dei cittadini potrebbero non essere abbastanza larghe. E si metterebbe così a repentaglio la sopravvivenza stessa del Paese.
L’invito a chi ha perso con disonore è quello di richiamare indietro i propri carri allegorici.
La RepubblicaSM